venerdì 3 giugno 2011

La mia infanzia... Mio padre, Pepè, Luluzzo e quelli della SIACE....

Negli anni '70
Adesso nel 2011
Piazza Armerina. Si rivedono dopo una venti anni dalla chiusura della loro fabbrica. Si tratta dei lavoratori ex SIACE, la cartiera in cui adesso sorge l’area per le fiere, che hanno deciso – ormai tutti in pensione - di fare una rimpatriata per ricordare i loro tempi migliori. Tempi caratterizzati da scioperi ed occupazioni ad oltranza per difendere il loro posto di lavoro. Ad organizzarli Giuseppe Strazzanti, chiamato dai suoi colleghi più familiarmente “Pepè” che dice: “il nostro era un gruppo coeso che ha lottato fino in fondo per difendere i propri diritti.
Allora lavoravamo nella cartiera della SIACE ma in molti volevano farci fuori. Per evitare il licenziamento in quegli anni abbiamo fatto occupazione ad oltranza della cartiera. Si trattava dei primi anni 70. Poi in seguito dopo il tentativo di licenziamento siamo riusciti ad evitarlo lottando contro il sistema politico.
 Mi ricordo che i deputati e gli onorevoli di allora cercavano in tutti i modi di evitarci anche scappando dalle scale di servizio ma noi li scovavamo dappertutto e siamo riusciti a salvare il nostro posto di lavoro. Siamo stati – conclude Pepè Strazzanti - i primi lavoratori socialmente utili della storia siciliana. Siamo riusciti a non farci licenziare dall’azienda che stava fallendo e riuscire a lavorare negli enti pubblici in parte pagati dai privati ed in parte dalla regione”. L’altra sera, ormai tutti sopra la settantina ed orgogliosi della loro pensione, una quindicina di loro si sono rivisti in un ristorante per condividere una pizza e ricordare i vecchi tempi. Si sono presentati all’appello Mario Ciancio, Paolo Cultreri,Lillo Di Sano detto “Luluzzo” (segretario

storico del gruppo), Mario La Loggia, Francesco Lentini, Filippo Lo Maglio, Parlascino Filippo, Luigi Rizzo,
Saro Sella, Pepè Strazzanti, Angelo Torregrossa e Filippo Lo Verde. Ai tempi in cui lavoravano gli ex dipendenti della Siace si rendevano protagonisti anche di tante attività ludiche. Tra queste l’organizzazione di tornei di calcio e la partecipazione ad altre attività sportive. Adesso ogni tanto vanno a fare una passeggiata nella loro ex area di lavoro dove al posto dei trucioli di cellulosa per realizzare la carta si trova uno slargo dove viene realizzata la fiera degli animali. “La nostalgia è tanta – dice Pepè Strazzanti – ma i tempi sono cambiati”.




Agostino Sella


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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