venerdì 3 giugno 2011

“Si mette alla guida dopo avere bevuto alcolici, e gira per il centro della città dei mosaici con a bordo due ragazze minorenni: cittadino rumeno denunciato”.

Nel pomeriggio scorso, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un uomo, C.S.S., classe 1979, cittadino rumeno, residente a Piazza Armerina, poiché ritenuto responsabile del reato di cui all’art 186/2 comma, del codice della strada, poiché circolava alla guida di un’autovettura, in stato di ebbrezza alcolica.
In particolare, durante il servizio di controllo del territorio espletato nel centro armerino, i poliziotti controllavano una fiat cinquecento, con alla guida un cittadino rumeno, e come passeggeri, un altro uomo rumeno, nonché due ragazze minorenni.

Durante l’identificazione dell’uomo, gli agenti, constatavano che questi emanava un forte alito vinoso, e presentava notevoli difficoltà di espressione verbale, facendo sorgere nei poliziotti il sospetto di una recente ingestione di bevande alcoliche, con la conseguente alterazione delle condizioni psicofisiche.

Per tale circostanza, nei confronti di quest’ultimo, i poliziotti, condotto l’automobilista presso gli uffici del Commissariato armerino, effettuavano l’accertamento con l’etilometro. Dall’accertamento esperito veniva riscontrato un tasso alcolemico pari a 1,26 g/l, ovvero oltre due volte il limite consentito.

Sulla scorta di quanto accertato, l’autovettura condotta dal denunciato - risultata essere di proprietà di un congiunto - veniva sottoposta a sequestro, mentre il C.S.S. veniva deferito alla Procura della Repubblica erea per l’indicato reato di guida in stato di ebbrezza.

Le due ragazze, invece, in considerazione della circostanza in cui erano state controllate dai poliziotti armerini - ovvero in compagnia di due maggiorenni, ed a bordo di un’autovettura condotta da un soggetto risultato positivo all’alcoltest - venivano affidate alla madre.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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