Intanto riportiamo l'intervento di Sebastiano Lantieri al congresso
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COMUNE DI PIAZZA ARMERINA
CONGRESSO UDC DEL 13/11/2011
Intervento di Sebastiano Lantieri
Stiamo vivendo un momento di grande partecipazione politica percio’ chiediamo ai parlamentari, responsabilmente, di non sprecarlo per riformare il sistema Paese.
Tenterò di dare la risposta a due domande:
- Perché dobbiamo riformare il Sistema Paese?
- Come dobbiamo riformare il Sistema Paese?
PERCHE’ lo Stato divora capitali che trasforma in rendite politiche ai fini del consenso. Questa incessante opera di trasferimento ha l’immediato vantaggio di dare stabilità al sistema attraverso i pagamenti a un immenso stuolo di clientes ma ha effetti catastrofici, nel lungo termine, per la società nel suo insieme. Quando lo spreco raggiunge le vette altissime di questi tempi la politica mangia il futuro della società, ne compromette la possibilità di sviluppo, sot
trae il futuro alle nuove generazioni. (queste parole non sono mie sono contenute nel libro di Antonello Caporale “ I Complici “ pubblicato nel 2007.
PERCHE’ La società che stiamo vivendo è chiusa dove ognuno pone, consapevolmente o meno, steccati ai cambiamenti altrui. L’ascensore sociale, oggi bloccato, negli anni 60 aveva permesso alle classi più deboli di garantire ai loro figli un futuro migliore.
PERCHE’Bisogna ridurre gli sprechi e i privilegi;
PERCHE’ L’Italia negli ultimi quindici anni è peggiorata assieme alla qualità della politica;
PERCHE’ le Regioni, di più la Sicilia, hanno aperto nel mondo rappresentanze inutili ( duplicati delle ambasciate) con costi elevatissimi mentre in Italia lo Stato Sociale veniva smantellato.
PERCHE’ i partiti :
- sono diventati Agenzie di Collocamento;
- hanno occupato lo stato con l’unico scopo di acquisire potere e
controllare l’informazione (vedi RAI);
- hanno permesso la modifica della legge elettorale per circondarsi di
parlamentari Yesmen;
- hanno permesso l’approvazione della molto generosa legge sul
finanziamento dei partiti;
- hanno perso di vista la funzione originaria dettata dalla Costituzione.
PERCHE’ I parlamentari non hanno compreso:
- che dare il buon esempio vale molto di più che l’astratta
affermazione dei valori;
- che la credibilità e la coerenza sono condizioni necessarie per svolgere bene la loro funzione;
- che bisognava adottare provvedimenti giusti nell’interesse della collettività e non adottare provvedimenti ad personam;
- che, anche se nominati, dovevano farsi carico delle necessità del territorio piuttosto che preoccuparsi di garantirsi la ricandidatura;
Sarebbe interessante sapere quanti parlamentari, sempre pronti ad aumentarsi lo stipendio e i privilegi, hanno comprato i Buoni del Tesoro, a dimostrazione della fiducia nei confronti del Paese che amministrano.
PERCHE’ bisogna garantire il lavoro :
- per dare dignità e speranza alle famiglie;
- per dare dignità e speranza alle persone;
- per dare un futuro al Paese.
PERCHE’ Dobbiamo dare la speranza ai giovani e fare in modo che possano credere ad un futuro migliore;
COME RIFORMARE IL SISTEMA PAESE?
Innanzittutto attraverso la riforma della legge elettorale
per garantire il diritto di scegliere i rappresentanti con la reintroduzione delle preferenze; reintroduzione delle preferenze necessaria anche per soppesare le diverse sensibilità all’interno dei Grandi Partiti.( le correnti o le aree politiche nei partiti possono svolgere un ruolo positivo)
per garantire una classe dirigente capace, scelta sulla base del merito e non sulla capacità di fare clientele sperperando danaro pubblico;
per abbandonare il bipolarismo muscolare che non ha risolto nessuno dei problemi evidenziati nella prima repubblica e non ha garantito la giusta rappresentanza. E’ inutile parlare di bipolarismo mite.
In Italia il sistema bipolare non può essere applicato perché, a mio parere, mancano due requisiti essenziali a supporto :
- manca la necessaria omogeneità culturale, economica e territoriale;
- manca la maturazione alla democrazia con il rischio che il polo al governo prenda il percorso del totalitarismo prima e della dittatura dopo.( con Berlusconi e un parlamento totalmente asservito molti di noi hanno avuto paura che ciò stava già avvenendo)
per limitare a due o tre i mandati al parlamento, alla regione e anche nei consigli comunali garantendo il ricambio ed evitando che la politica diventi una professione;
per ridurre il costo della politica, sopprimendo le provincie, riducendo il numero dei rappresentanti a tutti i livelli;
Garantire la mobilità sociale e le pari opportunità con il ritorno del merito nelle aule scolastiche e universitarie ripristinando, di conseguenza, l’ascensore sociale di cui ho parlato prima.
Garantire , nelle liberalizzazioni, la gestione pubblica dei beni essenziali quali : sanità , pubblica istruzione, acqua.
Garantire l’unicità e la laicità dello Stato.
Permettetemi di esprimere dei consigli per il mio partito.
L’UDC se vuole diventare un grande partito: deve abbandonare la politica subalterna dei due forni, deve imboccare senza tentennamenti la strada del dialogo costruttivo con il PD con la piena consapevolezza che le due forze politiche sono necessarie entrambe, per i valori che esprimono, alla costruzione di un nuovo Sistema Paese. ( condivido quanto affermato da Chiamparino quando dice che le culture riformiste del terzo polo e del PD devono costituire il punto d’incontro dei due schieramenti per riformare il Paese).
L’UDC deve portare all’interno della coalizione la cultura del riformismo.
Cultura del riformismo non assimilata dal PD, il quale ha permesso, per esempio, la bocciatura della legge sulla soppressione delle provincia.
Viene il legittimo sospetto che dietro la riforma radicale del benaltrismo di Bersani ci sia la volontà reale di rinviare per non cambiare niente.
INFATTI“ Riformista è chi preferisce il gradualismo delle trasformazioni a una sempre rinviata trasformazione radicale del sistema”.
Al PD diciamo di prendere atto del limite politico dell’Italia Dei Valori e di Sinistra e Libertà che con la richiesta del voto subito, in un momento cosi tragico per le sorti del Paese, hanno dimostrato una grande miopia politica, hanno dimostrato di privilegiare gli interessi di bottega, hanno dimostrato che non possono essere la soluzione per riformare il paese.
Al PD diciamo quindi di imboccare senza tentennamenti il dialogo con il Terzo Polo.
A Piazza Armerina noi abbiamo intrapreso questa strada senza dubbio alcuno convinti che una città, a prescindere dagli uomini, deve essere governata sulla base di un progetto condiviso da una maggioranza la più ampia possibile;
noi dell’UDC, vogliamo condividere questo progetto con il PD e ci dispiace che il Sindaco, la Giunta Comunale e una parte dei consiglieri comunali del PD non vogliono condividere , dimenticando che di fatto non rappresentano la maggioranza degli elettori.
E’ doveroso rivolgere al Presidente Napolitano un ringraziamento per quanto ha fatto nell’interesse della collettività, svolgendo, con grande equilibrio, il ruolo di garanzia che la Costituzione gli attribuisce, dimostrando nei fatti che non tutti i politici sono uguali e che il nostro Paese non è ancora pronto per imboccare la strada di una Repubblica Presidenziale