Diocesi di Piazza Armerina
Ufficio Stampa
Il 12 novembre Celebrazioni
per ricordare la Figura del vescovo Mario Sturzo
Una conferenza del Prof. Guccione
e la Messa Pontificale presieduta dal Card. Antonelli
Ricorreva il primo novembre 2011 il 150° anniversario della nascita di Mons. Mario Sturzo, fratello del più noto Luigi, fondatore del Partito Popolare, e che fu Vescovo a Piazza Armerina dal 1903 al 1941. Le iniziative promosse da parte di varie istituzioni ecclesiali, accademiche e civili per far conoscere e valorizzare questa figura poliedrica di vescovo, filosofo, teologo, poeta, maestro di spiritualità, uomo di profonda cultura, culmineranno il 12 novembre, 70° anniversario della morte, a Piazza Armerina con la commemorazione ufficiale.
Alle ore16,30 a Palazzo Trigona, il prof. EUGENIO GUCCIONE dell’Università di Palermo terrà una conferenza dal titolo “Mons. Mario Sturzo verso la santità: tra tradizione e modernità”; alle ore 18,30 il Card. ENNIO ANTONELLI, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia presiederà una solenne Concelebrazione Eucaristica nella adiacente Basilica Cattedrale, dove riposano le spoglie mortali del vescovo Sturzo.
Alle ore
Alla manifestazioni interverranno le autorità delle provincie di Enna e Caltanissetta e tutti i sindaci dei 12 comuni della diocesi.
Sia la commemorazione ufficiale a Palazzo Trigona che la Concelebrazione Eucaristica saranno trasmesse via interner nel sito della diocesi www.diocesiarmerina.it
“Ho accettato con gioia – ha detto il Card. Antonelli - l’invito a presenziare a questo anniversario così significativo per la Chiesa di Piazza Armerina e confesso di essere rimasto particolarmente sorpreso della statura spirituale e culturale del Vescovo Mario Sturzo. La lettura della vita e degli scritti di Mons. Mario Sturzo hanno costituito per me una piacevole ed edificante sorpresa. L’anno sturziano che la Diocesi di Piazza Armerina sta celebrando serva a far conoscere il magistero episcopale di Mons. Mario Sturzo e rafforzi la nostra ammirazione per questo “vescovo d’eccezione” (Paolo VI), modello di santità cristiana.
Il Vescovo delal diocesi di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi ha dichiarato:”Nel 70° della morte di S.E. Mons. Mario Sturzo e facendo memoria del 150° della nascita, che abbiamo ricordato il I novembre scorso ,vogliamo rendere omaggio a questo pastore eccezionale , originario della Diocesi di Caltagirone fratello del più famoso servo di Dio don Luigi , che è stato vescovo di questa nostra Chiesa di Piazza Armerina dal 1903 al 1941 sotto il pontificato di ben cinque Papi: da Leone XIII che lo nominò a Pio XII.
La Diocesi di Piazza Armerina, riconoscente del bene ricevuto da questo zelante e pastore, vuole continuarne a tramandare la memoria valorizzandone l’eredità spirituale, culturale e morale .
Con questa ed altre iniziative , che saranno organizzate durante quest’anno sturziano , vogliamo mettere in evidenza l’originalità in campo culturale e pastorale di questo vescovo , stella di prima grandezza tra l’episcopato italiano della prima metà del secolo XX, a cui è intitolata la Biblioteca diocesana e il nostro Istituto Superiore di Scienze Religiose, ai cui alunni che hanno difeso le migliori tesi sarà assegnato il premio”Mons. Cosimo Federico”.
Mons. Mario Sturzo lasciò come erede universale il nostro Seminario Vescovile e noi siamo lieti di aver messo a disposizione della Fondazione “ Mons. Francesco Di Vincenzo, il terreno e la villa di campagna della famiglia Sturzo per la realizzazione del Polo di Eccellenza di Promozione Umana e della Solidarietà “Mario e Luigi Sturzo, per un progetto di redenzione integrale dei detenuti.Questa opera, che si ispira ai valori di carità e di giustizia dei fratelli Mario e Luigi Sturzo , ne costituisce un monumento vivente che ne vuole tramandare la memoria .
Non fa meraviglia che, quando il 12 novembre 1941, egli passò a miglior vita, corale fu il cordoglio dell’episcopato e dell’Italia colta ed esaltante il giudizio sulla sua spiccata personalità di vescovo santo.
Ci auguriamo che l’anno sturziano stimoli
non solo negli studiosi ma in tutto il popolo di Dio l’interesse per il patrimonio di fede e di cultura lasciatoci in eredità da questo grande pastore per apprenderne il metodo pastorale , radicato nella tradizione ecclesiale ma anche aperto al dialogo con la società contemporanea e continuarne l’opera tenendo presenti le mutate circostanze e le nuove esigenze del secolo XXI.
non solo negli studiosi ma in tutto il popolo di Dio l’interesse per il patrimonio di fede e di cultura lasciatoci in eredità da questo grande pastore per apprenderne il metodo pastorale , radicato nella tradizione ecclesiale ma anche aperto al dialogo con la società contemporanea e continuarne l’opera tenendo presenti le mutate circostanze e le nuove esigenze del secolo XXI.
+ Michele Pennisi
Vescovo di Piazza Armerina
Il Comune di Piazza Armerina nella prossima primavera organizzerà una mostra fotografica e documentaria su Mons. Mario Sturzo e il fascismo.
Don Giuseppe Rabita
Phone 333.4668819 mail rabita@alice.it; direttore@settegiorni.net
Cardinale Ennio Antonelli
Biografia
Studia filosofia e teologia alla Pontificia Università Lateranense. Viene ordinato presbitero nel 1960, nella Diocesi di Orvieto - Todi dove gli vengono affidati incarichi come assistente ecclesiastico dell'Associazione Maestri Cattolici, del Movimento Maestri di Azione Cattolica e del Gruppo Laureati di Azione Cattolica, quindi rettore del Seminario. Si laurea in lettere classiche all'Università di Perugia. Insegna lettere e storia dell'arte, dal 1968 al 1983 nei licei, insegna in pari tempo teologia dogmatica all'Istituto Teologico di Assisi. Nel 1982 è nominato vescovo di Gubbio, quindi promosso arcivescovo di Perugia - Città della Pieve (6 novembre 1988). In questo ruolo è anche Presidente della Conferenza Episcopale Umbra. Viene nominato da papa Giovanni Paolo II segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, nel 1995, confermato dal papa nella stessa carica nel 2000. Il 21 marzo 2001 viene nominato arcivescovo metropolita di Firenze, il 21 ottobre 2003 è creato cardinale del titolo di Sant'Andrea delle Fratte. Il 7 giugno 2008 viene nominato presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È membro del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
Ha svolto un'intensa attività pastorale ed ha partecipato a numerosi convegni nazionali nei vari settori pastorali. Importante il suo contributo nella preparazione del Giubileo del 2000, con riferimento ai giovani, agli artisti e ai lavoratori