mercoledì 21 dicembre 2011

Comunicato COBAS sulla Casa di Riposo San Giuseppe di Piazza Armerina

La presente O.S. COBAS in relazione alle problematiche, non certo solo recenti, della Casa di Riposo San Giuseppe di Piazza Armerina, legate alla mancata liquidazione non solo del salario accessorio e finanche degli assegni familiari dall’anno 2000 (sic!), ma anche dell’indennità tabellare già da svariati mesi, dopo il malessere manifestato dai lavoratori e il disagio comprensibile che si taglia “ a fette” nelle considerazioni di operatori e padri di famiglia che si sentono ormai abbandonati dalle istituzioni e da tutti quelli che dovrebbero attenzionare le problematiche di una struttura che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una comunità che salvaguarda le fasce più deboli della società, comunica che, con la presente, si avvia un iter procedurale sindacale, contrattuale, vertenziale che si manifesterà con una serie di iniziative che, gradualmente, potranno giungere ai gradi più estremi seppur contenuti nell’ambito democratico e in un contesto di pieno rispetto dei diritti degli ospiti che, da sempre, sono in cima agli obiettivi delle nostre lotte e delle nostre rivendicazioni. E, per cominciare, si comunica che subito dopo la festività natalizia, sarà consultata la base dei lavoratori per intraprendere una campagna vertenziale e di rivendicazione che finirà solo quando saranno raggiunti obiettivi dignitosi, ragionevoli e congrui.



Si invitano tutti i lavoratori a prendere le redini della protesta, a disdire quanti stanno cercando di speculare sulla loro pelle e sulle loro tasche, di unirsi insieme e di scendere in lotta e in piazza ad oltranza. Quando si lotta per il pane, si scende in guerra e in guerra non c’è pietà per nessuno fino a quando non si porta il pane a casa per sempre!





Piazza Armerina, 20 dicembre 2011 Il coordinatore provinciale COBAS

Bascetta Luigi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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