sabato 14 aprile 2012

Botta e risposta tra Sgarbi e il sindaco sull'apertura

Da La Sicilia del 14 aprile. pag. 12
Agostino Sella
Piazza Armerina. «Ho procurato altri 5 milioni di euro per completare tutti i lavori alla Villa Romana del Casale»: Vittorio Sgarbi si concentra su Piazza Armerina e cerca di accelerare l'iter dei lavori nel sito dichiarato dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'umanità. Lavori che, cominciati nel 2006, dovevano concludersi in 22 mesi ma che ancora oggi, dopo 60 mesi dall'avvio, sono ancora in corso. Ma la fine del tunnel, soprattutto per gli operatori economici del turismo, è ormai imminente. «Entro giugno - dice il direttore dei lavori, Guido Meli - il cantiere si concluderà».

Intanto, la tanto attesa inaugurazione che doveva avvenire il 24 maggio alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è saltata. Dice Sgarbi: «Mettiamoci il cuore in pace. Scriverò una lettera a Napolitano. Il 24 maggio non siamo pronti».
Ma il sindaco della città dei mosaici, Fausto Carmelo Nigrelli, conferma la data del 24 maggio per l'inaugurazione. Dice Nigrelli: «Il titolare del bene, che è l'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, mi ha confermato che l'apertura della Villa è fissata per il 24 maggio. A quella data gran parte dei lavori previsti sarà stata completata. Io ho visitato gli appartamenti nord qualche giorno fa e, nonostante avessi visitato la Villa migliaia di volte, nonostante ci siano ancora lavori, nonostante rimarranno incomplete alcune finiture, ho provato una grande emozione. Dalla riapertura in poi la Villa sarà, come prima e più di prima, un appuntamento da non mancare per chi viene in Sicilia se non, addirittura, uno dei motivi per venire in Sicilia. Registro che molti utilizzano la Villa e il cantiere per scopi personali: farsi pubblicità, avere ribalta sulla stampa, perseguire interessi specifici. Il Comune è stato e sarà fino alla fine dei lavori accanto all'assessorato Beni culturali per garantire l'unica cosa che conta: l'ultimazione del cantiere e la libera e totale fruizione della Villa. Altri lavori che riguarderanno il triclinio e le sistemazioni esterne si faranno in futuro, ma per il momento è obiettivo assoluto chiudere questo cantiere, aprire l'area commerciale eliminando le bancarelle dalla strada e mettere in funzione i parcheggi».
Tuttavia l'ex sindaco di Salemi ci tiene a far sapere che lui con le mani in mano non ci sta. E per questo ha scritto una lettera al direttore dei lavori, Guido Meli, ed al sindaco Nigrelli in cui comunica che è riuscito a procurare 5 milioni per completare il restauro. Scrive Sgarbi: «Dopo l'incontro con l'assessore regionale ai Beni culturali, Missineo, sono riuscito a reperire i fondi necessari all'ultimazione dei lavori. Ho infatti ottenuto un finanziamento tra i 4 e 5 milioni di euro per portare a compimento i lavori anche nelle aree che non era più possibile recuperare con il finanziamento Por: quella delle terme e quello del triclinio. L'attuale garanzia del ministero riveste finanziamenti Poin per i quali è necessario compilare i moduli che indichino il carattere e l'obiettivo dell'impresa. Per questo ho ritenuto di affiancare all'architetto Rizzi, Pierluigi Pizzi, progettista e scenografo universalmente stimato per concepire una ipotesi ricostruttiva del padiglione del triclinio. Il sopralluogo è stato compiuto proprio nel giorno di Pasqua, consentendomi di verificare anche alcune anomalie denunciate dai quotidiani».
Guido Meli, direttore dei lavori nel cantiere, non entra nel merito dei nuovi incarichi conferiti da Vittorio Sgarbi. «Io non ne so nulla - dice l'architetto -: il mio punto di riferimento è l'assessore regionale che non mi ha parlato di queste cose. Entro giugno finiamo il cantiere e poi avremo 60 giorni per le finiture. A settembre potremo inaugurare definitivamente».
Tutta la città aspetta la fine di questo cantiere: «Non vediamo l'ora che si concludano i lavori - dice Michele Seminato, un operatore commerciale - i danni subiti a causa dei lavori sono incalcolabili».

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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