Il Presidente Giorgio Napolitano ha dichiarato che chi non paga le tasse dovrebbe ritenersi indegno di chiamarsi Italiano.
Parole giuste e sacrosante in un paese dove eludere ed evadere le tasse è uno sport più diffuso del calcio. Avrebbe fatto ancora più bene il nostra caro e amato Presidente se avesse pure detto che sono ancora più indegni di essere chiamati onorevoli e senatori ( altro che italiani) i tanti parlamentari che rubano dalle casse dei loro partiti (e degli italiani) che a loro volta s’ingrassano sulle spalle degli italiani onesti.
Strana questa nostra Italia: si fanno i referendum per abrogare leggi vergognose come quelle sul finanziamento pubblico ai partiti e la privatizzazione dell’acqua con percentuali del 90% e poi constatiamo che non sono serviti a nulla. Abbiamo un nuovo governo ed un Presidente del consiglio che portano avanti un programma di grande austerità , di rinunce e sacrifici….. per i soliti noti però; il popolo sembra rassegnato, i sindacati non rappresentano più nulla di fronte alle macroscopiche discriminazioni sociali ed economiche. Eppure i suicidi di piccoli imprenditori, di pensionati e disoccupati occupano da mesi le cronache quotidiane dovrebbero scuotere il torpore nel quale siamo caduti . Viviamo giorni terribili con il dramma della dilagante disoccupazione, degli esodati, della mancanza di prospettive per noi e per i nostri figli ma mentre tanta gente piange e soffre c’è una parte degli italiani che se la ride. Politici, governanti, alti dirigenti dello stato e delle regioni (Sicilia in primis), guadagnano centinaia di migliaia di euro all’anno, percepiscono liquidazioni e pensioni d’oro , hanno mille privilegi alla faccia della crisi e della povera gente. Cosa volete che rappresenti l’aumento dei carburanti, l’imu , il blocco delle pensioni o dei mutui per questa classe parassita?
Basta e avanza per poter dire:
Caro Presidente Napolitano,in questa Italia, pur pagando le tasse , non ci tengo affatto a definirmi italiano .