sabato 14 aprile 2012

Mercoledì a Piazza testimonianze sulla Shoah


di Angela Malvina L'Episcopo
Mercoledì 18 aprile, alle ore 18.00, presso l’Auditorium del Liceo Classico-Scientifico di Piazza Armerina, si terrà l’incontro dal titolo “Oltre il giorno della memoria. Testimonianze sulla Shoah”. Relatori, due testimoni di altrettante pagine della storia tragica del Nazismo e delle sue persecuzioni. Il prof. Riccardo Fubini, dell’Università di Firenze, celebre studioso dell’Umanesimo e noto intellettuale militante, ricorderà la propria esperienza di rifugiato in Svizzera e quella di familiari e amici vittime delle deportazioni.
Ma, soprattutto, porrà l’accento sulle strumentalizzazioni della Shoah che, tuttoggi, provengono da ogni parte o schieramento. E del dialogo necessario e possibile tra due ceppi della stessa tradizione, quella giudaico-cristiana.

Sarà il Prof. Felice Rappazzo, docente di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Catania, a dare voce al primo testimone siciliano degli orrori nei campi di sterminio. Un diario che ancora oggi fa accapponare la pelle, ma che per essere pubblicato ha impiegato dieci lunghi anni, conditi di ostracismo e inspiegabili reticenze. Solo nel 1990, infatti, la caparbia ricerca di Rappazzo ha trovato un editore disposto a pubblicare lo scritto. Nell’introduzione, il curatore ripercorre le vicende che hanno amareggiato Antonino Garufi, il quale si è sentito ancora una volta coinvolto in una “resistenza”, combattuta per i propri diritti e contro coloro che reputava “amici”. Nel testo è presente anche una dettagliata nota storica del compianto Nino Recupero.

L’incontro si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per la “Settimana della cultura” a Piazza Armerina, ed è curato dalla redazione locale del Progetto “Memorie in cammino” dell’Istituto Cervi. Introdurrà il Sindaco, prof. Carmelo Nigrelli, coordinerà il referente locale di “Memorie in cammino”, dott. Salvatore Lo Re.

Rivolta ai docenti di Storia delle scuole piazzesi, la conferenza è naturalmente aperta alla partecipazione di tutti i cittadini.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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