giovedì 3 maggio 2012

Giudice di Pace. Fioriglio, stanco delle prese per i fondelli di Mirello e compagnia scrive a Lumia.

Piazza Armerina. Basilio Fioriglio ritorna alla carica sulla vicenda del Giudice di Pace. Il consigliere indipendente scrive una lunga lettera, che già qualche settimana addietro aveva cercato di coinvolgere la deputazione provinciale che pare abbia fatto orecchie da mercante, scrive al senatore Beppe Lumia con la richiesta di prendere a cuore l'importante ufficio della città dei mosaici. Scrive Fioriglio: "Con la L. 51/1998 dal 02.06.1999, è stata soppressa la sezione distaccata della Pretura di Piazza Armerina nonostante la stessa sin dalla riforma del 24.10.1999, ha funzionato ottimamente, servendo un bacino di utenza di circa 65 mila abitanti, relativo ai Comuni di Aidone, Valguarnera, Barrafranca , Pietraperzia e altri Comuni che, pur appartenenti ad altra Provincia ed altro Tribunale, hanno di fatto fruito della struttura Giudiziaria di Piazza Armerina, come Raddusa, San Cono e Mirabella Imbaccari.
La chiusura degli Uffici del Giudice di Pace – continua Fioriglio - già individuati sarà definitivamente decretata dal Consiglio dei Ministri, sentiti i pareri del CSM e delle competenti commissioni parlamentari. Il Consiglio Comunale in data 02.02.2012, su mia proposta e di un altro Consigliere Renato Incardona, ha approvato l’ordine del Giorno, per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Il Sindaco si è impegnato, nel caso la proposta di mantenimento dell’Ufficio con la tipologia di Sezione distaccata dell’ufficio di Sezione Circondariale, se non accolta, di mantenere l’Ufficio attivando il federalismo Giudiziario, facendosi carico delle spese di funzionamento. Ho cercato in tutti i modi – dice ancora Fioriglio rivolgendosi a Lumia - di sollecitare quanti detengono la rappresentanza Istituzionale in questa Provincia di promuovere quanto utile, perché Piazza Armerina, non sia privata dalla Rappresentanza dello Stato, attraverso la Giurisdizione dell’Ufficio del Giudice di Pace, purtroppo, nessuno ha ritenuto dover accogliere il mio invito. Dal silenzio ho percepito la difficoltà di non condividere la mia proposta, che da una comune partecipazione avrebbe potuto determinare risultati. Spero – scrive infine Fioriglio a Lumia - che il Governo, con il Suo autorevole intervento, vorrà tenere conto dei criteri originati dalla legge delega, per determinare la scelta di chiudere questo o quell’Ufficio, e non ricada nella forza di discrezionalità del potere politico, che non curante delle effettive realtà, si preoccuperà di privilegiare il bacino elettorale preferito, e quindi, per questa Città, non avendo nessun rappresentante né sarà decretata la chiusura".

Agostino Sella


 La lettera integrale di Basilio
__________________

                                                                      On.le Senatore  Lumia Giuseppe
                                                             Via Mariano Stabile n.229
                                                                                      90141 PALERMO                                                                
                                        E,p.c.            Sindaco  Nigrelli Carmelo                                                                              
                                                              Presidente del C.  Venezia Giuseppe
                                                                                      PIAZZA ARMERINA

Oggetto: L.14.09.2011 n.148, recanti misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e  
per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli Uffici Giudiziari.

            Nella mia qualità di  Consigliere Comunale, presidente del gruppo consiliare indipendente,  mi rimetto  a V.S. per   invitarla a promuovere tutto quanto possibile a sostegno del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Piazza Armerina.
In occasione delle Sue venute nella mia bella ed amata Città , ho avuto  l’opportunità  di incontrarla, apprezzando il Suo modo di fare politica. E’ noto  che è particolarmente attento al settore Giustizia,da una ricerca fatta sui lavori parlamentari, sono venuto a conoscenza che più volte in occasione di problematiche riguardanti gli Uffici Giudiziari, ha interrogato il Ministro della Giustizia. I  Suoi interventi tutti di notevole pregio , hanno evidenziato, anche  l’importanza di mantenere la presenza dello Stato, attraverso la Giurisdizione del Giudice di Pace, anche   nelle piccole comunità, essendo l’organo di Giustizia più vicino ai Cittadini, dando la massima diffusione degli Uffici nel territorio, poiché con la soppressione delle Preture a seguito della riforma del codice di procedura penale del 1989 aveva creato grave pregiudizio. Ho letto con piacere  la sua  proposta per scongiurare  l’accorpamento e/o la soppressione riguardante gli Uffici del Giudice di Pace,avviata all’epoca del Ministro della Giustizia Roberto Castelli,  (rifletteva quanto si sta verificando oggi ).
Per questo e per altri motivi che spiegherò più avanti, sono stato sollecitato  di rivolgermi a V.S.
            Tra  tutte le problematiche che affliggono la mia Città,  in questo momento si sta consumando nel silenzio, la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace. Come è a Sua conoscenza con la legge delega indicata in oggetto, il Consiglio dei Ministri nelle sedute del 16.12 – 23.12.2011,  ha approvato gli schemi dei Decreti Legislativi di riordino delle circoscrizioni Giudiziarie,  individuando  la soppressione e il conseguente accorpamento degli Uffici del Giudice di Pace, dislocati in sedi diverse da  quelli circondariali,  pari a 674 unità che rappresentano l’80% del totale degli Uffici del Giudice di Pace.Saranno accorpati presso l’Ufficio G.d.P. circondariale, presso i quali saranno trasferite le competenze degli Uffici soppressi. In data 11.01.2012 il Presidente della Repubblica ha emanato   lo  schema  del suddetto  D.lgs.   di revisione   delle  circoscrizioni  Giudiziarie – Uffici del Giudice di Pace -, dalla quale si evince, purtroppo che anche l’Ufficio del Giudice di Pace di Piazza Armerina, rientra nella soppressione, con accorpamento all’istituendo Ufficio del G.d.P. circondariale di Enna.
             Piazza Armerina, ancora una volta, pur avendo tutte le caratteristiche viene privata  di un servizio importante, il Governo mantenendo l’Ufficio avrebbe:
1)    Risparmio di spesa, perché con il carico di lavoro attuale e con lo stesso organico esistente potrebbe accorpare i Comuni della zona Sud, ante L. 51/1998, senza maggiore spesa, ed il personale degli Uffici accorpanti potrebbe essere assegnato in altri Uffici Giudiziari;
2)    Non intaserebbe l’Ufficio del Giudice di Pace Circondariale con il carico di lavoro, che solo con la soppressione dell’Ufficio di Piazza Armerina si verrebbe a creare;
3)    Incremento ed efficienza, per il servizio che sarebbe dato ai Cittadini di questa Città e dei Paesi accorpanti;
4)    Risparmio di spesa, la locazione dei locali fino ad oggi è stata a carico dell’erario cesserebbe, perchè il Ministero della Giustizia rientrerebbe, ( il Sindaco si è impegnato a mettere a disposizione parte dei locali )  dell’immobile dell’ex Pretura, ristrutturati con la L 30.03.1981 n. 119.
Praticamente si attuerebbe lo spirito della Legge delega che ha originato la problematica (dalla relazione del Presidente della Corte di Appello, sull’Amministrazione della Giustizia del 28.01.2012 , nel periodo 1 Luglio 2000 – 30 Giugno 2011, risulta che su venti Comuni con Ufficio del Giudice di Pace, appartenenti al Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta, per affari in materia civile e penale, Piazza Armerina si posiziona  al quarto posto).
Con la L. 51/1998 dal 02.06.1999, è stata soppressa la Sezione distaccata della Pretura di Piazza Armerina spogliandola dall’Ufficio superiore, perché il Legislatore non ritenne di istituire la Sezione di Tribunale, nonostante la Sezione di Pretura di Piazza Armerina sin dalla riforma del 24.10.1999, aveva funzionato ottimamente, servendo un bacino di utenza di circa 65 mila abitanti, relativo ai Comuni di Aidone, Valguarnera, Barrafranca , Pietraperzia e altri Comuni che, pur appartenenti ad altra Provincia ed altro Tribunale, hanno di fatto fruito della struttura Giudiziaria di Piazza Armerina, vedi: Raddusa, San Cono e Mirabella Imbaccari, in quanto, molti cittadini possiedono terreni nel territorio della Città di Piazza Armerina ( quest’ultimi Comuni con separati atti deliberativi manifestarono l’esigenza dell’Istituzione della sezione di Tribunale nel Comune di Piazza Armerina.
            La chiusura degli Uffici del Giudice di Pace già individuati sarà definitivamente decretata dal Consiglio dei Ministri, sentiti i pareri del CSM e delle competenti commissioni parlamentari.
            Il Consiglio Comunale in data 02.02.2012, su mia proposta e di un altro Consigliere Renato  Incardona, ha approvato l’ordine del Giorno, per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Il Sindaco si è impegnato, nel caso la  proposta di mantenimento dell’Ufficio con la tipologia di Sezione distaccata dell’ufficio di Sezione Circondariale, se non accolta, di mantenere l’Ufficio attivando il federalismo Giudiziario, facendosi carico delle spese di funzionamento. 
            Ho cercato in tutti i modi, di sollecitare quanti detengono la rappresentanza Istituzionale in questa Provincia di promuovere quanto utile, perché Piazza Armerina, non sia privata dalla Rappresentanza dello Stato, attraverso la Giurisdizione dell’Ufficio del Giudice di Pace, purtroppo, nessuno ha ritenuto dover accogliere il mio invito. Dal silenzio ho percepito la difficoltà di non condividere la mia proposta, che da una comune partecipazione avrebbe potuto determinare risultati..
            Per i motivi spiegati nella presente , ma meglio esplicitati nella delibera n.8 del 02.02.2012 del Consiglio Comunale,  che le compiego , rivolgo il mio invito affinchè intervenga nelle Commissioni competenti e con il Ministro della Giustizia, per il mantenimento dell’importante Ufficio Giudiziario, con la proposta sopra prospettata.
Spero che il Governo, con il Suo autorevole intervento, vorrà tenere conto dei criteri originati dalla legge delega, per determinare la scelta di chiudere questo o quell’Ufficio, e non ricada nella forza di discrezionalità del potere politico, che non curante delle effettive realtà, si preoccuperà di privilegiare il bacino elettorale preferito, e quindi, per questa Città, non avendo nessun rappresentante né sarà decretata la chiusura.
Se lo ritiene utile, sono a Sua competa disposizione. Tel.3288418300.
 Piazza Armerina, 30.04.2012
     Cordialmente
                                                    Basilio Fioriglio
            

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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