Di LALOGGIA DEL BOSCO
Ti pregherei di pubblicare sul tuo sito abbiamo bisogno di fare circolare il più possibile "Cicca di sigaretta di un podista?
....non ho visto nessuno che dopo l'allenamento si è fumato 10 sigarette lungo un arco circolare di 480 ettari, generando inavvertitamente 10 focolai perimetrali..... Pensavo, forse qualche fenomeno elettromagnetico di origine non umana (tipo atterraggio di ufo)....?
Ancora più remoto qualche fulmine globulare a ciel sereno in una pazza traiettoria stranamente regolare e puntuale...
Piuttosto penso di aver scorto un gruppo di poveri esseri umani organizzati (sia ben chiaro che non può essere un folle piromane ad organizzare una tale contemporaneità devastante su almeno 10 focolai) per finalità più o meno oscure.
Ergo, struttura organizzata, tendente alla disoccupazione, non aliena, che vive sul territorio, che trae beneficio da tale evento, che non ama correre nei boschi, ma che dall'incendio dei boschi ne trae beneficio....... è quasi una soluzione fin troppo semplice......
Così questa mattina ho capito che era un’ errore aver pensato in tutti questi anni che l’intelligenza rappresentasse il quid di capacità di adattamento esclusivo della razza umana. Ho constatato bizzarre coincidenze che voglio condividere con voi:
E’ un caso che il deputato all’assemblea regionale Caputo il 9 Luglio aveva detto al “Quotidiano di Sicilia” che il ritardo nell’avvio dei lavoratori forestali sarebbe stato pericoloso perché era a rischio l’attività di prevenzione incendi e che era reale il rischio di vedere bruciate le nostre aree boschive?
È una coincidenza che le federazioni sindacali dei lavoratori forestali (che avevano proclamato uno sciopero per mercoledì 11 luglio) avevano preannunciato un’estate “calda” e a rischio?
E’ un caso che 29mila lavoratori forestali stagionali della Sicilia (contro i 500 della Lombardia per 1400 km2 in più di foresta rispetto a quella siciliana) hanno organizzato in questi giorni diverse proteste, fra cui un blocco stradale a Palermo e, come già è stato fatto intendere, organizzeranno altre azioni dimostrative, perché la Regione Sicilia non ha i 290 milioni necessari per pagare gli stipendi?
Scavando tra le radici del variegato clientelismo siciliano, nessuna accusa vogliamo muovere nei confronti degli operai, ma non possiamo esimerli dalla responsabilità di mantenimento di questo equilibrio perverso, in fondo anche i turnisti messi peggio, con 78 giorni di lavoro all’anno riescono a maturare i requisiti per ricevere l’indennità di disoccupazione, che tuttavia non impedisce a queste persone di arrotondare attraverso attività parallele rigorosamente a nero, per non perdere il beneficio di indennità. Rinnovare il precariato per tutte queste persone è un ricatto elettorale da parte della classe politica siciliana. Ma è anche un equilibrio, radicato e accettato dagli rovesciare.
Nessun partito siciliano vuole giocarsi quel bagaglio di voti a così poca distanza dalle elezioni regionali. Tant’è che i deputati dell’isola stanno tentando la via di una legge ad hoc pur di non ridurre il numero eccessivo dei forestali.
Il compito di un operaio forestale è tenere in ordine le zone boschive, manutenere le barriere tagliafuoco per evitare incendi. Ma questo in Sicilia non accade mai! Nel 2010 la regione è stata la più colpita dal fenomeno doloso, con il più alto numero d’incendi, 1.159, per 203 km di boschi andati in fumo, quasi il 50% di tutto quello che è bruciato in Italia. Durante gli anni è stato più volte avanzato il sospetto che qualcuno degli stessi operai appicchino roghi proprio per essere chiamati al lavoro, ma nessuna condanna è mai stata emessa per dimostrare un’illazione tanto grave. Forse è arrivato il momento di iniziare???? Chi difende i diritti di Noi alberi?"