E' troppo presto per dire quanto l'esclusione dalle liste del PD potrà incidere sul reale potere politico di Crisafulli .
Una cosa é certa: Crisafulli non sarà più un senatore della nostra Repubblica , non sarà più un rappresentante del popolo sovrano nel Parlamento italiano.
E' un vulnus alla cosi detta democrazia interna dei partiti. E' una sconfitta per l'uomo che da oltre un ventennio domina incontrastato lo scenario politico della nostra provincia.
Ma Vi siete chiesti quale sia stata la vera causa di questo evento? E' stato forse per quella sparuta minoranza che ha cercato di contrastarne lo strapotere territoriale? é stato per lo strascico del messaggio di rottamazione lanciato da Renzi ? o , più sicuramente, la causa primaria e principale é da individuare nell'onda lunga del ciclone Grillo che da tempo tuona contro la moralizzazione della classe politica ?
Non solo il Movimento di Grillo ha dato alla nostra città l'imprevedibile
opportunità di avere due deputati all'
ARS ( evento storico ) ma adesso, a mio
avviso, é stato l'artefice primo della sconfitta pre-elettorale del più potente
uomo politico della nostra provincia (altro fatto straordinario e
irripetibile).
Ripeto é un'onda lunga , non a
caso chiamata "tsunami Grillo" , la causa di certi avvenimenti fino a ieri o
l'altro ieri assolutamente impensabili.
I Grillini, sicuramente, non entreranno nelle stanze dei
bottoni, ma la loro forza
elettorale produrrà grandi cambiamenti
nella composizione e nell'azione del nuovo Parlamento e del nuovo Governo.
Si può esserne certi , ogni
parlamentare eletto in questo nuovo Movimento sarà
un parlamentare sottratto allo strapotere dell' antica e solita classe politica che, per questo, forse imparerà a darsi regole più trasparenti; e soprattutto ad assumere comportamenti finalmente onesti ed equi , almeno quanto basta per sopravvivere al
prossimo giudizio di un elettorato sempre più svincolato dal condizionamento
dei media tradizionali (televisione e stampa ) e sempre più collegato alla
libera circolazione delle idee in rete.
Le elezioni di febbraio possono costituire l'occasione da non perdere per
cambiare la classe politica dal basso, per volontà popolare e non per l'interferenza di altri poteri come avvenne
nel 1994.
Allora fu la
magistratura ( Mani Pulite) a decretare la fine della
prima Repubblica.
Ma poiché la vecchia classe
politica era stata eliminata dall'esterno, senza un vero sommovimento popolare,
fu inevitabile che la nuova classe si
riproducesse con gli stessi difetti e
gli stessi condizionamenti che avevano inquinato la precedente.
Anche la fine della seconda
Repubblica , a mio parere, ha avuto
nella magistratura la sua causa principale, come ho implicitamente argomentato nel post
pubblicato in questo stesso blog col
titolo "e Berlusconi vince ancora" ; mentre
in quello precedente , titolato "la svolta", avevo previsto con largo anticipo quasi tutto
di quello che si é poi verificato, ri-leggere per credere .
Ma le prossime elezioni presenteranno nel Movimento Grillo una forza
politica di autentica natura popolare che ha la sua coesione e il suo motore di crescita
in un elemento assolutamente innovativo che
si chiama web, rete, internet, come
preferite.
Questa forza , se troverà un ulteriore sostegno anche dal "partito del non voto" , portando in Parlamento un centinaio di
eletti, potrebbe segnare l'inizio di una terza Repubblica largamente
obbligata ad affrancarsi dalle logiche
affaristico clientelari che da sempre hanno invaso e pervaso il nostro sistema
politico-istituzionale.
E allora forse si troveranno le
risorse per alimentare la crescita e la forza per resistere allo strapotere
dell' Europa delle banche.
Le rivoluzioni, intese come autentici
cambiamenti di sostanza , sono sempre opera di minoranze che trovano un leader
capace di portarle a dare uno scossone forte e dirompente allo status quo .