sabato 16 febbraio 2013

L' educazione antimafia dal prossimo anno materia di insegnamento nelle scuole siciliane

Palermo15/02/2013
Lo prevede un disegno di legge presentato all'Ars dal Movimento Cinque Stelle
Dal prossimo anno scolastico l'educazione antimafia tra le materie di insegnamento delle scuole siciliane medie e superiori.



Lo prevede un disegno di legge del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle, presentato all'Assemblea regionale siciliana. Il Ddl, primo firmatario il deputato Gianina Ciancio, mira a introdurre per la prima volta in maniera sistematica nelle scuole dell'isola l'“Educazione allo sviluppo della coscienza democratica contro le mafie e i poteri occulti” e nasce in risposta  alle sollecitazioni a più riprese avanzate da centinaia di scuole della Sicilia e da migliaia di docenti e alla condizione di inadeguatezza da essi avvertita rispetto al diffondersi in tutto il paese delle organizzazioni mafiose e antidemocratiche.                                            
Il Ddl - cui  hanno collaborato la professoressa Maria Pia Fiumara,  docente di lettere e da anni impegnata in progetti di educazione alla legalità, i dirigenti scolastici Alfredo Pappalardo e Giuseppe Di Stefano e vari attivisti del MoVimento 5 Stelle, tra cui Nunzia Catalfo e Giuseppe Scarcella  -  riempirebbe parte dei vuoti della quota oraria della dotazione scolastica riservata dalle leggi nazionali alle regioni e da queste, finora, largamente inutilizzata.
Le mafie – si legge nell'introduzione del ddl - strangolano il tessuto sociale e culturale del Paese e  l’economia sottraendole ingenti risorse: esse sono in grado, infatti, di muovere un fatturato che si aggira intorno ai 140 miliardi di euro all’anno, con un utile che supera i 100 miliardi di euro netti e una liquidità di circa 65 miliardi.
“La scuola, pertanto – dichiara Maria Pia Fiumara - deve essere  in grado di attuare  strategie utili a garantire  tutte le occasioni di  crescita,  riflessione, operatività  regolare e quotidiana, in un tema così delicato come l'educazione antimafia, che deve essere curriculare  e non affidato alle risorse e alle energie di pochi.”
Per l’insegnamento della disciplina sono previsti specifici moduli didattici, suddivisi in unità teoriche e di laboratorio, caratterizzati da itinerari di carattere storico-sociale e artistico-culturale, atti ad illustrare i fenomeni delle mafie, delle organizzazioni criminali, dei poteri occulti e delle azioni politiche e sociali di contrasto. Il ddl prevede l'insegnamento della nuova materia  per una durata non inferiore alla due ore settimanali.
"Il ddl  - afferma Gianina Ciancio – prevede la creazione di un fondo nel quale potranno confluire, oltre a finanziamenti regionali, statali o donazioni volontarie, anche i proventi dei beni confiscati alla mafia. E' un modo di restituire alla società, sotto forma di educazione e cultura, quanto dalle organizzazioni criminali le è stato sottratto".

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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