di Lorenzo Naso
Scelta
politica che taglia servizi e lavoro - Riapre Enna e Barrafranca con il contributo del comune,
Piazza Armerina resta chiuso.
15 DISABILI SENZA SERVIZIO E DIPENDENTI LICENZIATI
La provincia regionale di Enna, anche quest’anno, ha promesso
il 40 % di finanziamento per il funzionamento dei centri diurni di Piazza
Armerina, Enna e Barrafranca gestiti dal C.S.R. – A.I.A.S - Consorzio Siciliano
di riabilitazione –.
La promessa,
che ha caricato di aspettative gli Assistiti, i familiari e i dipendenti, doveva
essere confermata da una delibera che formalizza e sancisce l’impegno assunto,
tuttavia nonostante siano trascorsi diversi mesi nessun atto è stato emesso
dall’amministrazione provinciale.
Questa purtroppo
è storia, anche nell’anno 2012 alla promessa non è seguita adozione di delibera
con la conseguenza che, nonostante il servizio sia stato erogato dal CSR –AIAS,
sarà retribuito solo in parte con una perdita per l’ente di circa 80.000 euro e
l’immediata chiusura dei centri.
Premesso che
l’impegno di spesa dovrebbe gravare per il 40% sulla Provincia, per il 40% sul
Comune di residenza dell’Assistito e per il 20% sul CSR, e che i Comuni di
Enna, Barrafranca, Calascibetta e Villarosa, con adozione di delibere si sono
impegnati a finanziare la loro parte, e che è necessario fronteggiare le
esigenze degli Assistiti, nonostante manchi ancora la delibera provinciale, dice
l’ing. Francesco Lo trovato, presidente del C.S.R, abbiamo ritenuto opportuno riprendere il servizio ad Enna e
Barrafranca.
Il centro
armerino, invece, anche se il Comune di
Aidone ha deliberato l’impegno per due disabili, non potendo contare sul
finanziamento della locale amministrazione resta chiuso.
Era aperto
da lunedì a venerdì dalle ore 08 alle 14 ed era frequentato complessivamente da
15 disabili assistiti da un’equipe formata da uno psicologo, un assistente
sociale e 5 assistenti che ora restano tutti casa senza servizio e senza
lavoro. Questo
è il frutto della politica piazzese.
L’interruzione
del servizio, già dal 1° febbraio u.s., ha generato notevoli e comprensibili
disagi alle famiglie che esasperate, minacciano manifestazioni clamorose, anche
perché la speranza di riaprire è legata al lumicino. Siamo pronti a riprendere
il servizio, come tutti gli altri anni, anche con il solo contributo della
provincia e del comune di Aidone, dice Lorenzo Naso responsabile del centro
armerino, ma senza un minimo di finanziamento ci sembra veramente un sogno
proibito.
Piazza
Armerina, 8 maggio 2013