venerdì 10 maggio 2013

Una voce fuori dal coro.

di Luigi Russo
Adesso non voglio fare la difesa d'ufficio di Antonio Venturino che ha già mostrato di saperlo fare molto bene da sé di fronte a qualche milione di telespettatori di quel Servizio Pubblico che tra Santoro e Travaglio costringe l'ospite a sentirsi come in una fossa di leoni da cui difendersi. 
Ed infatti ad Antonio non hanno lasciato spazio per esprimere le vere ragioni politiche che hanno indotto i grillini a parlare delle frattaglie relative alla rendicontazione degli emolumenti anziché rispondere sugli errori di strategia parlamentare che hanno fatto di Berlusconi l'unico vincente dell'ultima competizione elettorale.
No, non voglio difendere Venturino ma voglio far notare quanto grande sia la differenza tra il problema di qualche decina di migliaia di euro ai quali si pretende che il vice presidente dell' ARS rinunzi durante il suo mandato , salvo rendicontarli minuziosamente fino all'ultimo centesimo, e gli errori politici che i parlamentari grillini hanno commesso negli ultimi 60 giorni. 
Di fronte alla valanga di fango che in queste ore gli elettori grillini di tutta l'Italia stanno riversando sulla persona del nostro concittadino e deputato all' Ars, viene da chiedersi che valore possano avere i commenti e le valutazioni di questa gente che "pretende" che i suoi eletti siano coerenti rispetto a certe quisquiglie sull'utilizzo parsimonioso degli emolumenti previsti per il loro incarico e s'indigna fino all'insulto più veemente se i suoi eletti non tengono meticolosamente aggiornati e trasparenti i conti delle loro spese mentre nulla sono stati capaci di dire allorquando, per stupida intransigenza dei loro parlamentari , si è consentita la formazione di un governo che sembra guidato dal PD ma in realtà è ancora una volta espressione diretta di Berlusconi che non solo ne detta l'agenda ma soprattutto ne ha deciso l'esistenza e ne deciderà la durata. 
A nessuno di questi grillini , che sarebbe meglio chiamare grullini, é venuto in mente di condannare l'insipienza politica di chi non ha saputo leggere il momento topico per mandare definitivamente a casa Berlusconi senza bisogno di sperare di affidarne, come sempre, il compito alla Magistratura che poi, se non riesce a mettergli definitivamente le manette, quello gli risorge dalle ceneri come l'araba fenice annientando , uno dopo l'altro, tutti i Segretari del Partito democratico che lo hanno sfidato in campagna elettorale. 
Invece di fare il coro a Grillo che si permette di dire che Ventiurino é " un pezzo di merda" , perché questi grillini non sono stati capaci di dire al loro Guru che non doveva assolutamente commettere l'errore di bloccare il voto di oltre 160 parlamentari sul nome di Rodotà quando se si fosse scelto di votare Prodi non solo avremmo avuto un PdR finalmente non ottuagenario e di assoluto spessore internazionale ma soprattutto avremmo avuto adesso un governo Bersani che, pur di minoranza, con i voti dei grillini, avrebbe prima fatto una nuova legge elettorale, dopo una vera legge contro il conflitto d'interessi e dopo ancora un'altra leggina sull'interpretazione autentica dell'ineleggibilità e infine, con le elezioni anticipate, avrebbe definitivamente lasciato implodere il PDL orfano del suo leader e vinto a mani basse le elezioni per governare con una maggioranza tutta sua il Paese. 



Ma siccome non voglio pensare che Grillo sia uno stupido devo ritenere che il suo insistere su Rodotà é stato assolutamente funzionale al suo istinto di sopravvivenza. 
E passi per Grillo che si è inventato il ruolo di grande trascinatore del malcontento degli italiani e che sa benissimo come, in caso di nuove elezioni senza Berlusconi , i grillini , che hanno avuto un senso come terza forza alternativa tra due litiganti, non avrebbero più lo stesso ruolo e finirebbero per sciogliersi come neve al sole. 
Ma i grillini, se é vero che sono per la gran parte i delusi di una sinistra che si è solo esibita in un antiberlusconismo di facciata inconcludente e non propositivo, perché non hanno saputo sfruttare il momento giusto per cambiare la storia del nostro paese? 
Ma torniamo a Venturino . 
Credo che abbia assolutamente ragione quando dice di avere sollevato un legittimo dissenso di natura politica e aggiunge che i suoi compagni di movimento e i suoi colleghi dell' ARS, non potendo o non volendo affrontare tale dissenso sul piano di un normale confronto dialettico, hanno preferito soffocarlo diversificando il dibattito su un piano meramente contabile . 
Ma anche qui Venturino ha ragione. 
Non si può pretendere una rendicontazione chiedendo ad un parlamentare di tenere "i conticini della serva". 
Per risolvere il problema delle spese legate all'assolvimento del mandato politico basterebbe dare un'indicazione obbligatoria di gestire le somme occorrenti attraverso un conto da movimentare esclusivamente con carta di credito e di debito, escludendo di utilizzare il conto per prelevamenti di contante".
A parte verrebbe assegnata la somma di 2500 euro prevista come congruo stipendio personale. 

E comunque, prima di buttare fango su qualcuno, prima di condannarlo senza appello, sarebbe regola di buon senso ascoltarne le ragioni direttamente dalla viva voce dell'interessato.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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