venerdì 10 maggio 2013

Fioriglio sul giudice di Pace

Apprendiamo finalmente che il Sindaco in data 27.04. u. s. ha inoltrato al Ministero della Giustizia la richiesta di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace, delibera n. 89 del 26.04.2013, della Giunta Municipale, assumendosi l’onere finanziario per la parte di competenza, così come disposto dalla normativa in materia e ciò scongiurando che, ancora una volta, la Città venisse privata di un importante servizio di prestigio per le sue implicanze sociali ma anche economiche, avuto riguardo all’utenza che usufruisce di tale Istituto Giudiziario.
La mia soddisfazione è molteplice, riferita soprattutto alle iniziative promosse al riguardo che, certamente, non erano di carattere personale perché il ruolo rivestito nel detto Ufficio non sarebbe cambiato anche nel caso di chiusura.
A ciò deve aggiungersi l’accorpamento al nostro Ufficio di quelli di Valguarnera ed Aidone, per la pronta disponibilità dei Signori Sindaci Leanza e Ganci, con cui ho avuto il piacere di parlare dell’atto negativo che stava consumandosi per il territorio, decidendo di consorziarsi per il mantenimento a Piazza Armerina di detti Uffici Giudiziari.
Ciò dovrebbe far riflettere come la nostra Città potrebbe, per l’avvenire, ottenere altri privilegi per la doppia considerazione di vantare rappresentanti Regionali nel momento storico delle abolizioni delle Province.
Occorre che le forze politiche locali, pur nella numerosa diversa appartenenza, dopo questa competizione amm/va, decidano con scelte coraggiose di unificare un progetto per la Città e, liberandosi dal passato e capiscano che Piazza Armerina ha bisogno di persone disposte a lottare con l’unico traguardo di farla ritornare luogo della cultura, di bellezza ambientale, di pregevole Città d’arte, rinomata per la storia e tradizioni, conosciuta in Italia e all’estero.

Piazza Armerina, 06.05.2013



Basilio Fioriglio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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