martedì 30 settembre 2008

Voglio essere processato. di Antonio Di Pietro

Caro Agostino,
ti invio il documento allegato che ritengo di una certa utilità per il pluralismo dell'informazione Un caro saluto.
Angelo Gallotta

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Voglio essere processato

Di Antonio Di Pietro

Oggi voglio parlarvi di un caso che mi riguarda personalmente, ma che credo riguardi ognuno di voi.

Domani c'è un processo a Milano contro di me. Un processo civile che mi ha intentato Mediaset ed R.t.i., ossia Berlusconi. Che cosa dicono queste società? Chiedono di essere risarcite del danno che hanno subito perché avrei detto, o meglio, ho detto e lo ribadisco in questa sede, che Rete4 ignora le disposizione della Corte Costituzionale e che sta occupando abusivamente delle frequenze. Voi mi direte che sto scoprendo l'acqua calda, lo sanno tutti. Provate a fare una ricerca in Rete alla voce “europa 7 rete 4. In questo momento, mentre vi parlo, ho trovato 4 milioni 250 mila interventi a riguardo. Lo sanno tutti tranne quelli di Mediaset e Reti Televisive Italiane. Loro non si sono neanche accorti che nel frattempo la Corte Costituzionale italiana, la Corte di Giustizia Europea, la Commissione Europea hanno detto che la legge Gasparri è una legge che aggira la normativa europea, che aggira la normativa italiana e aggira il buon senso.

Loro si lamentano dicendo: “Ma Di Pietro queste cose non le dice da parlamentare. Le dice da cittadino e non può dirle”. Non ho capito perché un cittadino non può dire ciò che potrebbe dire un parlamentare. Non è che uno, siccome parlamentare, può sproloquiare quanto gli pare e piace e il cittadino non lo può fare. Ma nel caso di specie essere parlamentare e cittadino non c'entra niente: quello che si afferma è la verità.

E' vero o non è vero che Europa7 ha vinto una gara e gli è stata assegnata una frequenza? E' vero.
E' vero o non è vero che non può trasmettere perché quella frequenza è occupata da Rete4? E' vero.
E' vero o non è vero che c'è tutta una serie di interventi governativi, soprattutto dei governi Berlusconi, cioè del proprietario di Rete4, che tira a campare per non dare quello che spetta ad Europa7 e quindi favorire Rete4? E' vero.
E' vero o non è vero che su queste vicende si sono innestate una marea di sentenze del Tar, della Corte Costituzionale, della Corte di Giustizia Europea e addirittura provvedimenti della Commissione Europea, ed è vero o non è vero che se non si mette a posto la situazione l'Italia è condannata a pagare una multa all'Europa di qualche miliardo di euro? E' vero, e non lo dico io. Sul Sole24Ore c'è un articolo in cui si dice che “la mancata assegnazione di frequenze per Europa7 vale 3 miliardi e mezzo”.

Rispetto a tutti questi fatti, questi signori invece di spiegare che cosa stanno combinando hanno ritenuto di citare in giudizio me perché li avrei diffamati. E allora lo ripeto ancora: in questo momento c'è una televisione che sta trasmettendo in via analogica in violazione della direttiva europea e della Corte di Giustizia Europea. Noi riteniamo che tutto questo deve essere superato.

State a vedere che adesso la colpa è mia che denuncio questi fatti, e di quegli altri 4 milioni 250 mila persone che lo denunciano, e non di chi li ha commessi. Vi terrò informati su cosa succederà domani. Purtroppo penso che il giudice mi assolverà, e me ne dispiace perché mi sarebbe piaciuto un bel processo per far sapere all'opinione pubblica come stanno le cose, perché molte volte l'opinione pubblica ascoltando soltanto la loro campana si fa un idea diversa. Ecco perché dico che Berlusconi è un po come Do Nascimento: continua ad imbonire l'opinione pubblica con messaggi totalmente falsi, una volta su questo, l'altra volta sul Lodo Alfano, l'altra volta ancora sui rifiuti di Napoli, sull'Alitalia che doveva essere tutta italiana e adesso hanno detto che devono trovare l'acquirente straniero perché con quelli italiani non vanno da nessuna parte.

Meditate gente, meditate, perché la dittatura si avvicina.

Riporto di seguito la mia "Memoria difensiva" del processo: scarica il documento.

 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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