giovedì 2 aprile 2009

Chiello tra le ruspe e le zappe...

Il Direttore dell’ausl 4 di Enna ha inviato il 30 marzo scorso all’assessore regionale alla sanità un rapporto di indirizzi e criteri per l’applicazione del Piano di Rientro come suo documento di programmazione. Per lui è un atto dovuto, nel senso che doveva rispettare la data del 31 marzo 2009 per la presentazione dell’atto di programmazione disegnato sui complessivi 486 posti-letto per acuti e 106 per lungodegenza e post-acuti. Dunque ha trasmesso all’assessorato regionale due documenti: quello di programmazione della ospedaliera e l’altro di programmazione della rete territoriale.
Per quanto riguarda la programmazione per il nostro Chiello, è stata esaminata la tabella apposita dove in pratica si osserva il declassamento del Pronto Soccorso che si chiamerà Presidio Territoriale di Soccorso (PTS) e che sarà una struttura non in grado di far fronte all’emergenza, tant’è vero che il 118 non porterà più malati in questo ospedale, sarà gestito dal primario di Medicina attuale insieme ai medici del reparto che accogliendo malati acuti, cercheranno di diagnosticarli ed eventualmente accompagnarli in ambulanza verso ospedali in grado di trattare l’emergenza. Tutti gli altri reparti, per acuti, secondo questo piano, spariranno, tranne la Chirurgia che si occuperà di patologie minori in grado di essere risolte in pochi giorni e funzionerà dal lunedì al venerdì (week surgery); la Medicina generale e la Lungodegenza resteranno, ma non potranno trattare le patologie complesse poiché mancherà loro il supporto di servizi e reparti necessari all’emergenza come anestesia e rianimazione, centro trasfusionale, cardiologia. L’elenco dei reparti che chiuderanno è lungo, ma tanto per farlo, chiuderanno Anestesia e rianimazione, Nefrologia (resterà solo la dialisi), Cardiologia, Pediatria, Otorinolaringoiatria, Ostetricia, Urologia, Fisiatria e Riabilitazione, Ortopedia. Verrà lasciata l’Endoscopia digestiva, ma verranno istituite la Flebologia (patologia venosa) e Dermatologia (malattie della pelle) e resteranno in vita una serie di ambulatori e day hospital.
Il Laboratorio di Analisi e la Radiologia lavoreranno solo per 12 ore al giorno.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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