Piazza Armerina. Continua la querelle sul concorso per ragioniere capo della città dei mosaici. L’associazione Notarbartolo torna all’attacco e continua la sua azione attraverso un ricorso straordinario presentato in data in data 26 marzo dall’avv. Roberto Sardella al Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Il ricorso è stato avanzato dall’Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”, dal sindacato SULPM, dal consigliere comunale Giuseppe Falcone nonché dal coordinatore MPA Giuseppe Mattia. “Con questo atto – dice Filippo Di Giorgio della Notarbartolo - abbiamo contestato diversi vizi, fra cui spicca in particolare l’illegittima determinazione di un requisito di accesso da parte del responsabile del servizio del personale, la dipendente comunale Assunta Parlascino, che non aveva alcuna legittimazione a farlo, non essendole rimesso il relativo potere dall’ordinamento amministrativo. Ma soprattutto – continua il fondatore dell’associazione Notarbartolo - nel corpo di quel ricorso, abbiamo anche censurato la grave anomalia di una Amministrazione che modifica illegittimamente le delibere della giunta Prestifilippo pochi mesi prima dell’avvio di un concorso pubblico, e di un Presidente del Consiglio che si pregiava dell’esclusione di tanti validi professionisti, che egli ha pubblicamente ritenuto – non si sa in virtù di quale argomentazione - non all’altezza del ruolo messo a concorso. Abbiamo – continua Di Giorgio - inoltre impugnato la composizione della commissione d’esami, non costituita da esperti scelti a sorteggio così come recita l’art. 3, comma 5, della L. R. 12/1991, ma da membri nominati discrezionalmente dal Sindaco. Ma la cosa – conclude Filippo di Giorgio - che amareggia di più è che Centonze, invece di riconoscere i tanti errori giuridici, politici e morali presenti in questa vicenda, continui in maniera tracotante a patrocinare l’illegalità e l’ingiustizia resa oramai manifesta. Starnazzare produce pochi benefici; lamentarsi come fa Centonze può solo alimentare l’altrui commiserazione, e di certo non raggiunge il fine di arrecare a noi alcun turbamento. Noi abbiamo già vinto, anche se dovessimo perdere questo ricorso. La gente ha giudicato e finalmente ora ha capito quanto siano “virtuosi” gli odierni amministratori locali”.
Agostino Sella
Agostino Sella