giovedì 30 luglio 2009

Ricerca choc del CNR. Arsenico nel sangue degli abitanti di Gela.

ROMA - Che l'area di Gela fosse una delle più inquinate del mondo, era cosa nota. Ma che addirittura nelle vene degli abitanti della cittadina siciliana scorresse addirittura l'arsenico nessuno se lo poteva immaginare. Una ricerca del Cnr durata mesi infatti - si legge in un'anticipazione del settimanale 'Espresso' - ha dato risultati scioccanti: il sangue del 20 per cento del campione, composto in tutto da 262 persone, è "pieno di veleno". Oltre all'arsenico ci sono tracce di rame, piombo, cadmio e mercurio. E non si tratta di operai esposti a contaminanti sul lavoro, ma di casalinghe, impiegati, giovani sotto i 44 anni. Residenti a Gela, ma anche a Niscemi e Butera. Nelle loro urine sono stati trovati livelli di arsenico superiori del 1600 per cento al tasso-limite. Facendo una proporzione sul totale dei residenti, a rischio avvelenamento potrebbero trovarsi più di 20 mila persone. E visti i risultati delle analisi non stupiscono i nuovi dati sulla mortalita e le malattie, statistiche che arrivano fino al 2007: "Nell'area in studio - si legge nel rapporto pubblicato su 'Epidemiologia & Prevenzione' - si osserva una mortalità generale per tutti i tumori significativamente più elevata, sia negli uomini sia nelle donne". Fabrizio Bianchi, epidemiologo del Cnr, ha coordinato la ricerca e non nasconde la sua preoccupazione: "L'impatto ambientale è indubitabile. In mare, nelle acque, sulla terra ci sono concentrazione di metalli superiori fino a un milione di volte i livelli accettabili. L'arsenico non era già presente in forme naturali, come dice qualcuno, ma è stato immesso dall'uomo". Secondo il ricercatore, inoltre, "l'arsenico è un composto che non rimane a lungo nel corpo. Le grandi quantità che abbiamo trovato dimostrano che l'esposizione è tutt'ora in corso".

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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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