di Guglielmo Bongiovanni. Oggi 5 agosto è una data importante per la città di Piazza e per la Diocesi che fa capo a quella che fu la “Capitale delle genti lombarde stanziate in Sicilia”. Alle ore 19 il prezioso fercolo, che custodisce Maria Santissima delle Vittorie, (nella foto) sarà deposto dall’altare sul piano del presbiterio. Resterà lì per dieci giorni fino al 15 agosto quando alle ore 20 in solenne processione sarà portato per le vie cittadine a simbolo sia della rinnovata alleanza e fede del popolo piazzese verso la Patrona sia del legame imprescindibile che lega la sacra immagine di Maria Santissima delle Vittorie alla nobile storia di Piazza. Il mese di agosto per il popolo dei fedeli è il mese del rinnovamento dello spirito e dell’amore verso la Patrona che tanto ha amato questa città proteggendola nei diversi secoli dalle intemperie che la storia ci ha consegnato.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. L’amore per la Patrona, simbolo di cristianità, in tempo di guerra, e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di Piazza Vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato. Sono trascorsi 661 anni (1348-2009) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sette secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese.
Era il 1996, ricopriva la carica di assessore allo sport turismo e spettacolo Filippo Rausa. Nel piccolo e gremito teatro Garibaldi il compianto Litterio Villari presentava un piccolo libro sull’apparizione della Madonna a Piazza Armerina. Ad un tratto, con profonda emozione, esclamò che esisteva una Lourdes in Sicilia, Piazza Armerina, che nel lontano 1348 ha avuto il privilegio e l’onore dell’apparizione della Madonna al pio sacerdote Giovanni Candilia. Vi lascio immaginare la punta di orgoglio "piazzese" che si accese dentro le mura del teatro Garibaldi. L’amore per la Patrona, simbolo di cristianità, in tempo di guerra, e di italianità successivamente, si trasformò immediatamente con un segno di ringraziamento tangibile; la costruzione di una chiesetta in contrada di Piazza Vecchia a cui si diede un nome "chiesa della Madonna dei Miracoli".Purtroppo di questa chiesa non è rimasto niente, difatti, intorno al 1950, si finì col demolirla e con essa sparì anche un quadro di un certo valore che raffigurava la Madonna con in braccio il Bambino insiemi ai Santi Rocco e Sebastiano che venivano invocati a protezione della peste che allora era di casa in tutta Europa. Oggi laddove apparve la Vergine Maria vi è posta un’edicola con la riproduzione del quadro andato rubato. Sono trascorsi 661 anni (1348-2009) dall’apparizione e dal ritrovamento del vessillo di Maria Santissima delle Vittorie. Sette secoli di storia che questa città ha forse dimenticato. Ma l’amore, l’attaccamento, la fede, la speranza, la gioia, il dolore, ogni anno vengono riposte nelle mani di "Maria" le cui opere miracolose sono raccontate in migliaia di pagine di storia. Quest’anno forse è un anno particolare, forse un anno di svolta, forse il punto di partenza, per manifestare ancora di più l’amore verso la nostra Patrona impegnandoci ad amare di più questa città che ha bisogno dell’orgoglio leale e sincero che per secoli ha animato la popolazione piazzese.