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E’ Ugo Adamo, dei gruppi archeologici d’Italia, a fornirci un percorso per ricostruire le forme del silenzio che da il titolo alla mostra dell’artista piazzese. “Angelo Scroppo nasce probabilmente con la cifra di una persona complessa, articolata, incapace di seguire percorso se non intricati ed onnicomprensivi. Non solo un’idea, ma anche il suo contrario; non solo un’affermazione ma anche l’opposto – afferma Ugo Adamo che continua – nella sua opera il bisogno fondamentale di esprimersi e di essere capito, accettato, incluso, ma altrettanto di comprendere ed accettare. Sulla fatica di accogliere questa polarità si basa molto della sua filosofia di vita e della sua arte.” Angelo Scroppo è nato a Piazza Armerina nel 1956v negli anni sessata si trasferisce con la sua famiglia prima in Calabria e poi in Toscana. Sin dalla sua adolescenza si appassiona alla pittura rinascimentale studiando le tecniche dei grandi artisti di quel tempo. Soggiorna spesso a Parigi dove ha modo di conoscere buona parte della pittura impressionistica che resterà un punto di riferimento per la sua produzione. Abita a Piazza Armerina e soggiorna periodicamente in città quali Firenze, Roma, Parigi, Barcellona, Palermo luoghi dove solitamente incontra amici, intellettuali e artisti che da tempo lo affiancano nel suo percorso artistico ed intellettuale.