lunedì 10 agosto 2009

Impediamo che venga rubata per la seconda volta la Venere di Morgantina

di Guglielmo Bongiovanni. Difendiamo la Venere di Morgantina. Sarebbe da “cretini”, a pochi mesi dal rientro di Proserpina dagli Stati Uniti, perdere un’occasione del genere. Angelo Gallotta nel suo articolo pubblicato sul nostro blog ha lanciato l’allarme che va raccolto e fatto proprio in primo luogo dai piazzesi con il suo comandante in capo: Carmelo Nigrelli. La Venere deve tornare nel suo habitat storico naturale: Morgantina. La scusante che le strade non sono sufficienti, che il museo è piccolo per ospitare la statua sono ridicole e quel che peggio dettata dalla mala fede di qualcuno. Dove sono state in questi anni le massime cariche della provincia di Enna? Dove sono stati i nostri onorevoli che dovrebbero rappresentare l’intera provincia ennese? Sapevano benissimo le condizioni delle strade che conducono nella bella e accogliente cittadina di Aidone. Cosa hanno fatto i nostri rappresentanti per cambiare le cose? Cosa hanno in mente di fare a pochi mesi dal rientro della Venere? Le strutture ricettive sono insufficienti, questa l’altra scusante per rubare la seconda volta Proserpina. E’ uno delle scuse più ridicole che potevano trovare. Per chi non lo sappia Aidone e a sette kilometri da Piazza Armerina che insieme a Enna può contenere un flusso turistico anche superiore a 5 milioni di persone che ci si aspetta nei prossimi tre anni. La Venere rappresenta per Aidone e l’hinterland un’occasione da non perdere. Il beneficio che la parte sud della provincia potrebbe avere è di portata storica e la ricaduta sul piano economico e occupazionale costituirebbe un elemento positivo importante per la crescita di comuni fin troppo penalizzati negli ultimi anni da un sistema di potere politico e clientelare che ha sempre privilegiato le grandi aree metropolitane. Ora è venuto il momento di alzare il livello di guardia e difendere le nostre città, e con esse la dignità che gli appartiene insieme al patrimonio storico e artistico che i nostri avi ci hanno lasciato. Colgo l’occasione per salutare i nostri cugini aidonesi con la promessa che questo blog si schiererà a difesa delle Venere di Morgantina e della città di Aidone.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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