sabato 29 agosto 2009

Menti criminali impegnate a diffondere il panico tra le famiglie della via Itria. La Protezione Civile assicura che non vi sono pericoli

L’allarmismo non aiuta gli uffici. Mettere in giro delle voci del tipo “muri che minacciano di crollare, case instabili” o quel che peggio diffondere voci che l’intera zona della via Itria è di nuovo a rischio credo che appartenga a menti criminali e malate. La zona chiamata in causa, e coinvolta nel dicembre del 2007 alla caduta del muro perimetrale della chiesa dell'Itria, è abitata da parecchie famiglie. Molte di queste hanno già dovuto subire un danno incalcolabile. Sia dal punto di vista economico, con la perdita del valore dell’immobile, sia dal punto di vista morale. I disagi sopportati da numerose famiglie sono inimmaginabili. Alcuni mesi parcheggiati in un albergo noto della città; per più di un anno lontani dalla propria abitazione, dalle proprie cose, dal calore unico che ovviamente può sprigionare la propria casa familiare. E da criminali instillare sconforto e angoscia a delle famiglie che sono ritornate a casa da pochi giorni. In primo luogo va precisato, una volta per tutte, che l’intera zona è monitorata ogni giorno dalla Protezione civile. In secondo luogo l’intera area non ha subito movimenti di rilievo significativi che possano far pensare ai tecnici che si sia in presenza di fenomeni pericolosi. In terzo luogo nessun tecnico avrebbe mai firmato un’ordinanza di rientro se avesse avuto il minimo sospetto che la zona non fosse stata sicura. Fatte queste dovute precisazioni va ricordato che la parte alta del quartiere storico dei Canali è interessata ad un progetto di riqualificazione urbana presentato alla Regione dall’ing. Walter Procaccianti, capo della protezione civile di Piazza Armerina. Il progetto punta al consolidamento della zona interessata al crollo del muro della chiesa dell’Itria, oltre alla demolizione delle case per le quali esiste già un’ordinanza in tal senso. “Stiamo seguendo con particolare attenzione il progetto a Palermo; le aggiungo che lo riteniamo uno degli atti più importati che la nostra giunta di governo vuole sposare nell’ottica del recupero e della valorizzazione del nostro centro storico” ci ha dichiarato telefonicamente il sindaco Nigrelli. Alcune abitazioni ritenute più sensibili hanno dei fessurimetri che ne controllano il movimento e sono monitorate dai tecnici dell’ufficio della protezione civile. Ovviamente nascondere che la situazione che vive la via Itria non è delle migliori è sbagliato. Ma creare allarmismi è da criminali. Nel corso degli anni tutte le costruzioni abusive, poi sanate, il regime di canalizzazione delle acque che lascia a desiderare hanno prodotto una situazione di instabilità che risale ormai da decenni. La caduta del muro della chiesa deve essere letta come un campanello di allarme e da monito: è venuto il momento di recuperare concretamente quella zona che non merita più di essere presa a pretesto, in primo luogo, dai politici, per i loro giochi di potere, e da soprattutto da criminali che ogni giorno sembrano felici quando riescono nell’obiettivo di diffondere notizie del tutto infondate.
Foto in alto: Prospetto della chiesa di Santa Maria dell'Itria

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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