Piazza Armerina. Vertice sullo stato dei lavori alla villa romana del Casale. Ieri, per tutta la mattinata, dalle 9 del mattino fino alle 13, il direttore dei lavori Guido Meli, il responsabile unico del procedimento l’architetto Rosa Oliva, l’equipe di restauro e l’assessore al turismo della provincia di Enna Fabrizio Tudisco, seduti attorno al tavolo della mensa degli operai, hanno sviscerato insieme tutti i problemi e le prospettive del cantiere di restauro archeologico più grande del Mediterraneo. “Si è vero – ha detto Guido Meli – è il più grande cantiere di restauro di un bene archeologico di tutto il Mediterraneo. Anche per questo e per la natura dei lavori si tratta di una gestione complessa”. Guido Meli e Rosa Oliva hanno risposto punto per punto alla serie di domande che l’assessore provinciale al turismo Fabrizio Tudisco ha loro rivolto. “Sono molto soddisfatto – ha detto Tudisco alla fine della mattinata – per le puntigliose risposte che sono state fornite da Rosa Oliva e Guido Meli. Ho apprezzato molto non solo la loro l’illustrazione dettagliata ma anche il profondo impegno, la grande professionalità e la passione con la quale i tecnici stanno portando avanti il difficile restauro. Più che di lentezza dei lavori si deve parlare e tenere conto della cautela e della complessità che un cantiere di questo tipo comporta”. Il duo Meli – Oliva ha illustrato passo passo lo stato dei lavori. Ecco un breve riassunto. E’ quasi concluso il restauro di tutti i 3500 metri quadrati dei pavimenti musivi. Manca solamente il trattamento finale che consiste nell’applicazione di uno strato di ossalato di ammonio che verrà collocato solo dopo la sistemazione finale della copertura. E’ stata eliminata tutta l’umidità attraverso la collocazione di uno speciale materiale che evita le infiltrazioni di acqua all’interno della villa. “Sono tutti lavori che si vedono poco – ha detto il responsabile unico del procedimento Rosa Oliva – ma lo stato di avanzamento è consistente”. E’ quasi completo anche l’intervento sui muri perimetrali della villa. Alle vecchie murature realizzate da Franco Minissi ne sono state aggiunte delle altre realizzate dall’attuale cantiere che hanno permesso di livellare le pareti murarie e creare lo spazio dove devono essere collocate le passerelle. Peraltro, adesso, è facile per il turista comprendere tutte le fasi del restauro e la diversa epoca di collocazione dei muri. Andiamo alle coperture. Attualmente è quasi conclusa la tettoria che copre il tepidarium ed il calidarium. In questa zona si nota già la differenza di temperatura all’interno delle camere, notevolmente più bassa di almeno 5 gradi delle aree ancora coperte dalla struttura minissiana. Meli sulla copertura ha detto “il 40% è già pronta in cantiere. E’ inutile montarla a spezzoni. Abbiamo pensato di collocarla tutta insieme. Lo faremo appena il flusso turistico diminuisce. Quindi a settembre”. E’ già pronta tutta la copertura della Basilica che diventerà uno degli ambienti più rivoluzionati dal restauro. Infatti, la copertura del luogo dove Massimiliano Erculeo riceveva i suoi ospiti verrà rialzata di almeno un paio di metri. Verranno ricollocate le 5 finestre che esistevano in origine. L’innalzamento della copertura porterà le quote del monumento ad essere quelle che erano nel IV secolo avanti Cristo. Insomma i lavori procedono. Nella prossima primavera il 50% delle copertura sarà certamente collocata e i turisti potranno già ammirare le stanze padronali, con la famosa scena erotica e il vestibolo di Ulisse e Polifemo. “La villa una volta completata sarà splendida – ha concluso Tudisco – ho suggerito ai tecnici di attrezzare un’area per eventuali eventi e spettacoli nell’area adiacente al monumento. Sono certo che la realizzeranno”
Agostino Sella
Agostino Sella