giovedì 14 gennaio 2010

Anche Peppe Diana interviene sul regolamento per la concessione delle strutture.

“Oggi 14 Gennaio 2010 leggo sul giornale di Sicilia che il comune di Piazza Armerina si prepara ad approvare un regolamento sulla gestione delle palestre ed i campi all'aperto per lo svolgimento delle attivita' sportive.”.
Mi fa piacere cominciare le considerazioni che mi appresto a fare, riportando testualmente le parole iniziali dell’amico Maurizio Barravecchia nell’articolo che ha postato sul Tuo Blog.
Dichiarandomi in linea di principio d’accordo con quanto affermato, cerco di aggiungere altri spunti alla discussione.
Partiamo anzitutto dalla situazione strutturale degli impianti che si vorrebbe affidare ai privati; nessuno di questi, tranne il Palaferraro, risulta essere in regola con la normativa vigente, sono quindi tutti fuori norma, ragione per la quale non penso possano essere posti a bando.
La seconda considerazione riguarda la partecipazione alle spese di gestione dell’impianto: secondo la legge vigente l’Ente Pubblico deve recuperare il 33% delle spese sostenute per il corretto funzionamento dell’impiantistica sportiva e questo lo può fare applicando delle tariffe di utilizzo che negli anni sono state coscientemente disattese da chi si è succeduto sulla poltrona politica di turno. Sostenendo fortemente la tesi sulla funzione sociale dello sport, funzione che un’amministrazione comunale non può in alcun modo fare gravare esclusivamente sulle spalle delle associazioni sportive che operano sul territorio, riterrei più corretto prima di indire i bandi, effettuare uno studio di settore per ogni singolo impianto sportivo, chiamato “business plan” e verificare se effettivamente esistono le condizioni affinchè si possa realizzare una forma gestionale differente; a cosa serve predisporre bandi, approvarli in Consiglio, espletare gare se alle stesse non parteciperà nessuno? Altro spreco di denaro pubblico. Sarebbe come regalare una Maserati ad un disoccupato e dirgli “adesso dovrai pagare il bollo, l’assicurazione, la tassa di proprietà, etc”.
L’ultima considerazione, non voglio dilungarmi ma potrei scrivere per ore, riguarda la sensibilità mostrata dall’attuale Amministrazione nei confronti dello sport. Oltre ad avere previsto delle cifre irrisorie per i contributi ordinari (8.000,00 € per tutte le associazioni sportive) per il 2008/09, gli stessi non hanno pensato che forse prima di venderci la pelle dell’orso avrebbero magari dovuto consultare la base per vedere se esiste una disponibilità in tal senso. Piazza Armerina, da sempre, rappresenta il nocciolo della cultura sportiva isolana, tutte le Associazioni hanno in organico delle figure con esperienze decennali che, paradossalmente, si contrappone alla totale mancanza di esperienza – in ambito sportivo – di chi ci amministra. Probabilmente se fosse stato costituito un tavolo tecnico tra tutti gli addetti ai lavori, sarebbero uscite fuori delle proposte che avrebbero permesso di salvare capra e cavoli.
Chiaramente, in qualche modo, bisogna che si cambi tendenza, altrimenti si rischia di portare al collasso le realtà sportive locali, azzerando quanto di buono è stato realizzato negli anni passati. Ci auguriamo che l’Amministrazione attuale possa in qualche modo venire incontro alla nostra realtà, non solo con l’”elargizione” di un contributo più sostanzioso, ma anche e soprattutto con nuove idee ed eventuali proposte che le associazioni locali, sono certo, sarebbero ben liete di accettare.
Giuseppe Diana
A.S.D. Studentesca Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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