mercoledì 3 marzo 2010

"Avete dei depliant in lingua inglese?" No ci spiace! la risposta data a due scozzesi in visita alla mostra sita al Palazzo di Città.

Perché non avete dei depliant in lingua inglese?” Questa è la semplice domanda che due turisti scozzesi hanno rivolto al personale impiegato presso la mostra dei Marmi colorati e ritrovati della Villa Romana del Casale. Questo è quello che è accaduto ieri all’interno del maestoso Palazzo di Città che ospita la mostra inaugurata nel 2008. L’imbarazzo cresce quando i due simpaticissimi scozzesi di Glasgow, pur apprezzando le bellezze offerte dalla medievale città di Piazza, hanno raccontato di aver trovato un città completamente chiusa al turista. Attenti osservatori, in pochi minuti, hanno offerto un quadro desolante. Alla fine della breve ma ricca conversazione hanno pronunciato due parole “Sorry mister”. Forse le scuse le dovremmo farle noi a questi due signori che fin dal mattino si sono recati alla Villa Romana del Casale per trovare scritto sul cancello “Chiuso”. Amareggiati per avere perso la possibilità di visitare la Villa decidono di fare un giro per il centro storico della città qui cominciano i primi guai per i nostri due eroi “ Incredibile che un centro storico come il vostro sia invaso da macchine da tutte le parti. In alcune vie piuttosto che guardare le vostre meravigliose chiese abbiamo dovuto evitare che scatenati al volante ci mettessero sotto con la macchina. Incredibile davvero!” Il racconto non finisce qui “Quasi tutte le vostre chiese sono chiuse, il Castello Aragonese non può essere visitato, la Pinacoteca è chiusa, strano anche perché il nostro depliant su questa città afferma il contrario. Non siamo riusciti a trovare neanche un punto di informazione turistica”. I due stanchi di fare slalom tra le autovetture e le moto decidono di recarsi a visitare il museo dei Marmi Colorati e Marmi ritrovati alla Villa Romana del Casale qui il dramma si consuma appieno “Siamo andati a visitare la mostra credendo di trovare un salone ricco di materiali archeologici ci siamo ritrovati dinnanzi due sale spoglie e nonostante l’accoglienza del personale alla domanda avete delle guide in inglese per capire cosa stavamo vedendo la risposta è stata “no ci spiace” un vero peccato perché avete una città meravigliosa.” A noi cittadini non resta che accontentarci dei proclami noti alle povere cronache da campagna elettorale: Piazza Armerina città d’arte e cultura, Piazza Armerina la città della maestosa Villa Romana del Casale, Piazza Armerina con il suo meraviglioso centro storico medievale, Piazza Armerina lusingata dai politici di turno, sedotta ma sempre abbandonata.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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