martedì 20 aprile 2010

Chi era Salvatore Principato

Piazza Armerina, 19 aprile 2010

COMUNICATO STAMPA
Piazza Armerina, per il 65° anniversario della Liberazione, ricorda la figura di Salvatore Principato “maestro antifascista”.
Il 25 aprile prossimo, per ricordare la figura del concittadino martire del fascismo Salvatore Principato, l’amministrazione comunale di Piazza con una cerimonia rinnoverà le targhe delle via ad esso dedicata.
Nella stessa giornata, alle 18.30, presso il centro espositivo "Monte Prestami", sarà inaugurata la mostra documentaria su Salvatore Principato patrocinata dal'Amministrazione Comunale, in collaborazione con l'Università Popolare del Tempo Libero "I.Nigrelli". La mostra si potra visitare dal 25 aprile al 16 maggio.

Il progetto di ricerca, curato da Massimo Castoldi per i testi, da Ludovica Holz per il cordinamento e la selezione dei materiali e da Fabrizio Dragotta per la parte grafica, vuole ricordare il “maestro antifascista” e raccontare la sua drammatica esperienza di vita attraverso oggetti, documenti storici e immagini.

Lunedì 26 aprile alle ore 10,30 presso l'Auditorium "D.Pernice" dell'Istituto di Istruzione Superiore "Gen. A .Cascino" in piano Sant'Ippolito, si terrà la conferenza-dibattito su "Salvatore Principato, un partigiano piazzese morto per la libertà".

All'incontro, che sarà introdotto dal Dirigente Scolastico Giuseppe Russo, interveranno il Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli e il responsabile provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Arturo Giunta. Seguirà una relazione di Massimo Castoldi curatore della mostra documentaria.



Salvatore Principato nasce a Piazza Armerina il 29 aprile 1892 dove s'impegna presto nella lotta politica. Nel 1911, appena diciannovenne, è coinvolto in un processo per una protesta popolare contro il monopolio di una locale impresa di trasporti. Diplomatosi, si trasferisce a Milano nel 1913 e incomincia a insegnare. Presto viene chiamato alle armi e combatte sul Carso ottenendo una Medaglia d'argento per aver catturato, e poi anche salvato, una quindicina di prigionieri austriaci.

Lasciato l’esercito riprende l'insegnamento, prima a Vimercate, poi a Milano dove comincia a frequentare gli ambienti socialisti. Nei primi anni Trenta figura, con l'appellativo di “Socrate”, nelle relazioni della Pubblica Sicurezza. che lo indicano tra i principali referenti milanesi del movimento di “Giustizia e Libertà”.

Arrestato il 19 marzo 1933, Principato viene deferito al Tribunale speciale e rilasciato dopo oltre tre mesi di carcere. Reintegrato nell'insegnamento diurno, gli è impedito di insegnare nelle scuole serali, perché non iscritto al Partito Nazionale Fascista.

Negli anni della guerra Principato diviene uno dei punti di riferimento del Partito Socialista di Unità Proletaria a Milano, dove, con lo schermo di una piccola officina, gestisce lo smistamento della propaganda antifascista. L'8 luglio 1944, forse tradito da un suo dipendente, viene arrestato dalle SS. Imprigionato nel carcere di Monza, viene torturato dalla polizia nazifascista e poi trasferito a Milano a San Vittore. Viene fucilato in Piazzale Loreto il 10 agosto 1944.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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