sabato 10 luglio 2010

Approvato dalla giunta Nigrelli il progetto esecutivo per il recupero della via Itria ai Canali

La giunta Nigrelli approva il progetto esecutivo per la messa in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto nella via Itria, sita nel cuore del quartiere storico dei Canali. Dopo tre anni dal crollo del muro della chiesa di S. Maria dell’Odigitria con la conseguente evacuazione di una parte delle famiglie che abitavano nelle zone adiacenti, arriva il progetto esecutivo di messa in sicurezza della parte alta del quartiere Canali. Il progetto redatto dal servizio di Protezione Civile, diretta da Walter Procaccianti, importa una spesa complessiva di €. 1.130.000,00 di cui €. 725.000,00 per l'esecuzione delle lavorazioni ed € 405.000,00 a disposizione dell'Amministrazione. Il Primo Cittadino ora può richiedere i finanziamenti previsti dal progetto di recupero di una parte del centro storico. “Questo è uno dei progetti a cui questa amministrazione teneva particolarmente” commenta il vicesindaco Teodoro Ribilotta “il recupero del nostro centro storico è l’obiettivo strategico che questa amministrazione si è data nel medio e lungo termine. Con l’approvazione di questo progetto possiamo ora richiedere le somme necessarie per recuperare una parte del quartiere Canali interessato da un fenomeno di dissesto idrogeologico ormai da decenni. Potremmo restituire ai residenti un sito importante sotto l’aspetto storico culturale della nostra città e ridare fiducia ai cittadini che dal 2007 hanno vissuto periodi di forti disagi.” Il progetto esecutivo doveva essere presentato entro sei mesi, all’Arta, dopo la nota dell’assessorato regionale del maggio scorso per essere finanziato. Vista l’autorizzazione del della Soprintendenza, arrivata dopo la presentazione dell’opera al Genio Civile, e vista l’attestazione di conformità del progetto agli strumenti urbanistici e preso d’atto che tale progetto era stata inserito nel piano triennale delle opere pubbliche tutto sembra pronto per dare vita ad un cantiere che a parere del sindaco Nigrelli “restituirà un’itera area ad alta valenza storico culturale alla dignità che gli appartiene.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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