venerdì 6 agosto 2010

Il capogruppo del Pd replica ai cinque autonomi del Pd: "Se il bilancio non fosse stato approvato il consiglio comunale veniva sciolto"

Replica il capogruppo del partito democratico Giuseppe Venezia alle accuse del portavoce dei cinque consigliere comunali del Pd, Giuseppe Capizzi, dichiaratesi autonomi. La mancata approvazione del bilancio avrebbe paralizzato l’attività amministrativa del comune e il consiglio comunale sarebbe stato sciolto. Questi in sintesi i termini della replica del capogruppo del Partito democratico. “Premetto che non voglio fare nessuna polemica circa le dichiarazioni del consigliere Capizzi e non sono attaccato alla poltrona come lui erroneamente sostiene, ma al senso di responsabilità nei confronti della mia città. In genere – dice il capogruppo del Pd Venezia - prima di parlare conto sino a venti appunto per cercare di non dire castronerie. Il bilancio di previsione andava approvato entro il 30 giugno, sino a quella data l’amministrazione ha potuto operare in dodicesimi rispetto agli stanziamenti dell’esercizio precedente, il che vuol dire che dal primo luglio non si è potuto più impegnare un euro, con evidente danno per la collettività. Non si sarebbero – continua il capogruppo del partito di maggioranza - potuti pagare gli stipendi dei dipendenti e si sarebbe paralizzata l’attività amministrativa del comune, ora non voglio fare l’ elenco delle ricadute negative per la mancata approvazione del bilancio, ma sottolineare che non è mia abitudine parlare a vanvera come qualcuno è abituato a fare per cui riporto uno stralcio dell’ articolo 141 del decreto 267/2000 sperando di dipanare la confusione di qualche consigliere comunale e non solo.” Il responsabile del gruppo del partito che sostiene il sindaco Nigrelli cita il capo II che disciplina il controllo sugli organi, in particolare i casi di scioglimento e sospensione dei consigli comunali: “L’articolo 141 stabilisce che un consiglio comunale può essere sciolto, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Interno quando compie atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;
quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per diverse cause tra le quali anche quella della mancata approvazione del bilancio”. La frattura dentro il partito democratico sembra ormai insanabile e il rischio di scissione è alle porte.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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