sabato 28 agosto 2010

L'ospedale ancora senza cardiologi. Protestano alcuni utenti

L’ospedale Chiello di Piazza Armerina risulta ancora sprovvisto di cardiologi nelle ore notturne. Nonostante le rassicurazione fornite dal sindaco Carmelo Nigrelli l’emergenza continua ad esistere. Nei mesi scorsi erano stati i consiglieri comunali a lanciare il grido d’allarme denunciando i gravi pericoli cui potrebbero andare incontro utenti colpiti da infarti al miocardio. In consiglio comunale era stato il consigliere indipendente Basilio Fioriglio che aveva sollevato la questione denunciando la drammatica situazione, che da mesi, vive l’ospedale della città definendo “Un atto arrogante quello compiuto dal General Manager dell’asp 4” e invitando il sindaco Nigrelli ad intervenire immediatamente per fronteggiare questa emergenza. Il consigliere Basilio Fiorglio aveva anche proposto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, all’interno del nosocomio, per chiedere con forza la reperibilità del cardiologo per le ore serali. Il primo cittadino aveva rassicurato che il responsabile dell’azienda ospedaliera provinciale in breve tempo avrebbe risolto il problema ma a distanza di un mese la situazione non è cambiata e dopo le ore 20 il pronto soccorso del Chiello risulterebbe privo di un cardiologo reperibile. “La situazione è gravissima, oggi se un paziente dovesse essere colpito da infarto o edema polmonare, si ritroverebbe in un ospedale sprovvisto del medico specialista con tutte le ovvie conseguenze che potrebbero derivarne per la vita dell’infartuato” commenta Salvatore Abati, cardiopatico, colpito da un infarto lo scorso anno, e salvato grazie all’intervento dei medici del pronto soccorso del Chiello e poi trasportato con un elicottero a Catania “Se il nostro ospedale è una struttura per acuti – continua Abati - il pronto soccorso deve essere in grado di avere a disposizione le figure che possano soddisfare i servizi primari.” Se dovesse arrivare un paziente all’ospedale Chiello, dopo le 20, la sua vita dovrebbe dipendere da un trattamento virtuale: la telemedicina. Fatto l’elettrocardiogramma è riscontrato una sindrome coronarica acuta il paziente dovrebbe essere trasferito in altra struttura ospedaliera. “Se decidessero di portare il paziente a Enna – aggiunge Calogero Cosenza un cittadino che si è fatto promotore di una protesta generale in città - dal momento dell’arrivo al Chiello e il trasferimento all’Umberto I, passerebbero circa 35 minuti. Sono sufficienti a salvare la vita al paziente? E quale figura medica dovrebbe accompagnare il paziente senza lasciare sguarnito il pronto soccorso del Chiello? Chi ci assicura che la lettura virtuale dell’elettrocardiogramma risulti ad essere efficace?” Queste sono alcune domande che vengono rivolte alle istituzioni a cominciare dal responsabile della sanità di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli sollecitando un intervento immediato teso a salvaguardare la salute dei cittadini piazzesi.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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