Teodoro Ribilotta da primo segretario del Pds, dopo la svolta della bolognina, a vicesindaco della città dei mosaici. Sono passati più di due anni dalla vittoria elettorale che ha consentito al Partito democratico di governare la città di Piazza. Il vicesindaco Ribilotta prova a fare un bilancio dell’attività politica in questi 28 mesi di governo. Lo fa iniziando a parlare del difficile momento che l’amministrazione vive nel rapporto con il gruppo consiliare di riferimento visto che 5 consiglieri di maggioranza, pur rimanendo dentro il Pd, hanno dichiarato la loro autonomia.
Crede che ci siamo le condizioni per ricucire il rapporto con i cinque dissidenti del suo partito?
Credo che ci siano tutte le condizioni per ricucire lo strappo con i cinque consiglieri comunali del Pd. Vorrei anche precisare che sul piano politico dirò come la penso in merito nelle sedi opportune. Del resto credo di non pronunciare eresie nell’affermare che al momento della formazione delle liste dei candidati, che hanno sostenuto il sindaco Nigrelli, tutti indistintamente hanno condiviso un programma elettorale premiato dagli elettori e che questa amministrazione sta portando avanti con coerenza rispetto gli impegni presi. Questo credo sia il primo passo per iniziare a dialogare con i 5 e se non lo facessimo andremmo contro il mandato che ci è stato dato dagli elettori di questa città che ci hanno chiesto di governare il paese.
Eppure in molti documenti i 5 dissidenti parlano di problemi di legittimità, di trasparenza a sottendere che qualcosa non va in questa amministrazione
Su questo voglio essere chiaro. Nessuno di noi accetterà da nessuno lezioni di legalità, moralità e di trasparenza. Precisato ciò, aggiungo che l’amministrazione Nigrelli è pronta al dialogo e al confronto, anche pubblico, con tutti. Il gruppo consiliare di riferimento, i partiti, i sindacati, la società civile. Crediamo che la nostra condotta sia stata guidata nell’interesse del città e se qualcuno paventa che questa amministrazione abbia prodotto atti illegittimi o illegali che faccia nomi e cognomi e indici circostanza precise.
Eppure sembra che il Pd viva una situazione difficile. Minori iscritti e poco radicamento sul territorio che poi dovrebbe essere la caratteristica di un partito che si richiama ai valori del centro sinistra
Che il partito viva una situazione non facile lo riconosco. Ma di questo non si può accusare solo la giunta Nigrelli. Ognuno deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità anche dei diversi ruoli cui siamo chiamati ad espletare. Comunque i problemi che vive il Pd non riguardano solo la nostra città. Enna e Palermo, per fare un esempio, sono a dimostrazione che le due anime del partito (cattolici ed ex comunisti n.d.r.) devono ancora crescere attraverso il dialogo per trovare delle intese maggiori e più profonde. Mi auguro che a partire da ottobre, dopo lo svolgimento del congresso, il partito democratico possa, attraverso il confronto democratico tra le diverse componenti che lo animano, darsi una struttura stabile che lavori per la città e per gli interessi della collettività stimolando anche l’attività di giunta.
Teme che possa nascere all’interno del Pd una forte opposizione che possa produrre la sfiducia al sindaco Nigrelli?
Non credo che allo stato dei fatti ci siano le condizioni di una sfiducia. Simili ragionamenti, a mio modo di vedere, farebbero un grave torto al mandato che gli elettori ci hanno consegnato due anni fa.
Crede che ci siamo le condizioni per ricucire il rapporto con i cinque dissidenti del suo partito?
Credo che ci siano tutte le condizioni per ricucire lo strappo con i cinque consiglieri comunali del Pd. Vorrei anche precisare che sul piano politico dirò come la penso in merito nelle sedi opportune. Del resto credo di non pronunciare eresie nell’affermare che al momento della formazione delle liste dei candidati, che hanno sostenuto il sindaco Nigrelli, tutti indistintamente hanno condiviso un programma elettorale premiato dagli elettori e che questa amministrazione sta portando avanti con coerenza rispetto gli impegni presi. Questo credo sia il primo passo per iniziare a dialogare con i 5 e se non lo facessimo andremmo contro il mandato che ci è stato dato dagli elettori di questa città che ci hanno chiesto di governare il paese.
Eppure in molti documenti i 5 dissidenti parlano di problemi di legittimità, di trasparenza a sottendere che qualcosa non va in questa amministrazione
Su questo voglio essere chiaro. Nessuno di noi accetterà da nessuno lezioni di legalità, moralità e di trasparenza. Precisato ciò, aggiungo che l’amministrazione Nigrelli è pronta al dialogo e al confronto, anche pubblico, con tutti. Il gruppo consiliare di riferimento, i partiti, i sindacati, la società civile. Crediamo che la nostra condotta sia stata guidata nell’interesse del città e se qualcuno paventa che questa amministrazione abbia prodotto atti illegittimi o illegali che faccia nomi e cognomi e indici circostanza precise.
Eppure sembra che il Pd viva una situazione difficile. Minori iscritti e poco radicamento sul territorio che poi dovrebbe essere la caratteristica di un partito che si richiama ai valori del centro sinistra
Che il partito viva una situazione non facile lo riconosco. Ma di questo non si può accusare solo la giunta Nigrelli. Ognuno deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità anche dei diversi ruoli cui siamo chiamati ad espletare. Comunque i problemi che vive il Pd non riguardano solo la nostra città. Enna e Palermo, per fare un esempio, sono a dimostrazione che le due anime del partito (cattolici ed ex comunisti n.d.r.) devono ancora crescere attraverso il dialogo per trovare delle intese maggiori e più profonde. Mi auguro che a partire da ottobre, dopo lo svolgimento del congresso, il partito democratico possa, attraverso il confronto democratico tra le diverse componenti che lo animano, darsi una struttura stabile che lavori per la città e per gli interessi della collettività stimolando anche l’attività di giunta.
Teme che possa nascere all’interno del Pd una forte opposizione che possa produrre la sfiducia al sindaco Nigrelli?
Non credo che allo stato dei fatti ci siano le condizioni di una sfiducia. Simili ragionamenti, a mio modo di vedere, farebbero un grave torto al mandato che gli elettori ci hanno consegnato due anni fa.