sabato 6 novembre 2010

Le ragioni del No al mercato in piazza Falcone e Borsellino


E’ riuscito a convincere solo il consigliere Franco Azzolina il sindaco Carmelo Nigreli nella sua replica a sostegno della tesi che il ritorno del mercato in piazza Falcone e Borsellino è una scelta errata. “Qualsiasi area scelta per il mercato è un’area provvisoria. Questo consiglio comunale, invece, ha la possibilità di passare alla storia scegliendo definitivamente l’area mercatale che potrebbe essere, ad esempio, quella a sud del cimitero Bellia.” Queste le prime parole del primo cittadino che ha argomentato tutte le sue ragioni nella breve replica a cominciare dal possibile modifica del patto di stabilità per gli enti locali consentendo di fare investimenti strutturali che non andrebbero ad incidere sul rispetto del patto di stabilità
“Sarebbe solo questa la ragione – dice il sindaco – per passare alla storia. Questo consiglio comunale potrebbe, finalmente, dopo decenni individuare l’area mercatale definitiva.” Il sindaco ha posto anche l’attenzione sui lavori che dovranno partite in piazza Europa, in collaborazione con acquaenna, per sistemare un tratto delle rete fognaria che impedirebbe, di fatto, al mercato di ritornare nell’ex piazza Europa. Infine il primo cittadino accenna alla scelta strategia sposata dal suo programma di governo: lo sviluppo economico, occupazionale e culturale della città che sarebbe aiutato dalla realizzazione dei parcheggi in piazza Falcone e Borsellino visto anche l’esistenza del centro commerciale naturale. I parcheggi porterebbe a creare zona a traffico limitato e aree destinate ai pedoni come accade in molte città turistiche italiane. Il vicesindaco Teodoro Ribilotta nel suo intervento si è limitato ad affermare quando più volte sostenuto. “La piazza Falcone e Borsellino non è un’area adeguata contenere il mercato e la legge viete categoricamente di frazionare il mercato. La scelta dell’area attorno allo stadio comunale Sant’Ippolito, è venuta dopo numerose riunioni e con l’approvazione di tutte le organizzazione del settore e riportare il mercato in piazza Falcone e Borsellino dopo aver speso 300 mila euro credo potrebbe rivelarsi anche una scelta intempestiva perché all’orizzonte potrebbe apparire la Corte dei Conti.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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