sabato 6 novembre 2010

Parcheggio no o sì ?

di Luigi Russo.


Il tema del parcheggio di piazza Falcone Borsellino sta diventando sempre più caldo e attuale.
Fino a ieri, ero abbastanza convinto, pur senza conoscere il progetto, della inutilità di questa enorme e invasiva costruzione per il rischio che, una volta realizzata , potesse facilmente diventare oggetto di abbandono o di consistenti spese di gestione e manutenzione probabilmente non commisurate alla sua utilità.
Oggi , alla luce di considerazioni ascoltate qua e là, sono diventato più possibilista.
Per esempio, credo sia condivisibile ritenere che quella piazza, indispensabile per la consistenza degli stalli predisposti, abbia urgente necessità di interventi strutturali che possano garantirne la piena e sicura fruibilità,
Questi interventi, però, se effettuati in un contesto avulso dalla realizzazione del parcheggio, saranno interamente a carico del Comune che possibilmente, per evitare oneri eccessivi, opterà, come al solito, per soluzioni tampone mai definitive né efficaci.
Quindi se è vero che il notevole finanziamento di oltre 2 milioni di euro, già pronto con fondi statali, non può bastare a completare l’opera per cui si renderà necessaria una rilevante compartecipazione del Comune di almeno 800mila euro con relativo indebitamento, è anche vero che il parcheggio non solo aumenterà la dotazione degli stalli ma risolverà , anche e definitivamente, l’attuale precarietà strutturale della piazza.
Per converso, si può condividere che, in un'ottica di medio/lungo termine, una maggiore dotazione di parcheggi potrebbe essere indispensabile; tanto più se , come tutti ci auguriamo, riusciremo a dare piena attuazione all'unica risorsa di sviluppo che ci rimane: la vocazione turistica.
Se perdiamo questo treno di sviluppo che dovrebbe passare con la riapertura della villa e il contemporaneo arrivo della Venere di Morgantina ad Aidone (.. e per prenderlo ci vorrà ben altro che un’area di parcheggio) , è chiaro che Piazza Armerina invece di invertire la marcia proseguirà nell’attuale percorso di lento ma costante degrado economico, sociale e culturale.
E' chiaro, altresì, che grandi opere richiedono grandi sacrifici.
Già la recente ristrutturazione del piano Duilio ha tagliato 10/12 stalli e se ne avverte la mancanza ; è sicuramente preoccupante, immaginare cosa succederà quando piazza Europa dovesse diventare un cantiere aperto per almeno due anni ?
Ma forse è il caso, una volta tanto, di approfittare dell’ opportunità di un generoso finanziamento per pensare al futuro in una prospettiva di crescita ambiziosa piuttosto che morderci le mani fra dieci anni quando, semmai dovessimo perdere questa speciale occasione, ci accorgeremo che i turisti continueranno by-passare la nostra città anche per non trovare dove fermarsi a parcheggiare.
Del resto , chi avendo un finanziamento a fondo perduto del 70% rinunzierebbe a realizzare un opera che gli costerebbe solo il restante 30%?
Comunque auspico che i Consiglieri comunali, quando saranno chiamati a prendere la decisione finale, lo facciano sulla base di valutazioni serene e meditate, senza lasciarsi coinvolgere da ordini di scuderia adottati solo per rimarcare la propria diversità o peggio la propria appartenenza a gruppi contrapposti.
Luigi Russo.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI