sabato 19 febbraio 2011

Rinviate le varianti in consiglio comunale. Richiesta di integrazioni sul quella relativa al magistrale.

Piazza Armerina. Si cerca una nuova sede per il magistrale. Ieri, una importante variante  al piano regolatore - recentemente approvato - è arrivata ieri sui tavoli dei consiglieri comunali guidati dal presidente Calogero Centonze. La variante riguarda un cambio di destinazione d’uso che permetterà di realizzare una scuola al posto di una attività culturale. Ma, l’importanti variante è subito stata bloccata nella sala consiliare e la discussione è stata rimandata in attesa di ulteriori chiarimenti. Durante la seduta il consigliere comunale, Riccardo Calamaio, del Partito Democratico, ha chiesto delucidazione circa l’andamento della popolazione scolastica che riguarda la scuola magistrale negli ultimi cinque anni. Secondo Calamaio, potrebbe essere possibile il calo di iscrizione che inciderebbe sul dimensionamento dell’edificio scolastico. Quella della scuola magistrale è una querelle che dura da oltre 30 anni.
La scuola, sotto il controllo della provincia regionale di Enna, è alla ricerca di una sede definitiva da molto tempo. All’origine era allocato un uno straordinario contenitore del centro storico, che a causa di alcuni lavori diretti lasciati incompleti, è rimasto un edificio con le mura esterne diroccate e l’interno completamente vuoto e ricettacolo di roditori e gramigne. Dal momento dell’inizio dei lavori mai completati, la scuola fu trasferita in un immobile privato in via Padova, dove tutt’ora opera. Per tale immobile, la provincia regionale di Enna, paga un affitto di circa 80 mila euro all’anno. In questi trent’anni, diverse volte la provincia ha tentato di trovare una ubicazione più idonea alla scuola senza mai riuscirci. Qualche mese addietro, la provincia ha deciso di adottare una nuova strategia, dando la possibilità ad una impresa di realizzare la struttura in una nuova area con il metodo del project financing, una sorta appalto a riscatto. Pare che con gli oneri di urbanizzazione del progetto verrebbe realizzata la piazza antistante l’edificio senza nessun costo per il comune.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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