Piazza Armerina. Da oggi si potrà per la prima volta ammirare da vicino completamente restaurata la basilica laica della Villa romana del Casale, il luogo in cui il proprietario discuteva con i clientes, siglava affari, amministrava il latifondo. Da sempre visibile soltanto da lontano, sarà finalmente “consegnata” al pubblico, mentre i lavori sono ancora in corso. Stamane il direttore dei lavori Guido Meli, l’Alto Commissario Vittorio Sgarbi e il sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli, apriranno la Basilica che sarà fruibile al pubblico a partire dalle 13. La Basilica, o aula con abside, è l’unico ambiente che non presenta pavimento a mosaico, ma un pavimento in “opus sectile”, cioè a intarsi di marmi pregiati e diaspri provenienti dal nord Africa e dall’Anatolia. Gli ospiti accedevano al salone attraversando un imponente arco su due colonne, oggi monche, poste in corrispondenza della terra tra i due mari raffigurata dal mosaico che pavimenta il corridoio della Grande Caccia, per mezzo di una gradinata di accesso, in asse col centro del peristilio. In fondo alla Basilica l'emiciclo, o abside, che pare originariamente contenesse la statua di Ercole. Abbiamo chiesto all'architetto Meli di illustrarci quanto emerso dal restauro: “Senz'altro la composizione di marmi policromi, di straordinaria bellezza, di sicura manifattura africana: il pavimento ha un avvallamento dovuto ad antiche deformazioni, ma riesce lo stesso a mostrarsi in maniera compiuta.
Le pareti saranno completate durante i prossimi mesi. Sono state ridefinite le gerarchie spaziali della Villa, in particolare il tetto della Basilica, realizzato con il sistema del tetto ventilato, è stato rialzato in maniera da sovrastare, come era in origine, gli altri ambienti, recuperando l’antica volumetria. All’interno i turisti potranno ammirare la struttura del soffitto a cassettoni, che allude alle coperture generalmente in uso in tali ambienti, la copertura nella zona absidale centrale interamente in legno, che ricostituisce la memoria nell’originaria calotta; ed il completo restauro del pavimento.”
Non si può trascurare la reazione positiva alla notizia degli operatori turistici: ecco la dichiarazione di Sebastiano Mattia, tra i maggiori esperti di promozione della Città dei Mosaici: “finalmente vediamo la fine del tunnel. Dopo anni di restauri la villa tornerà ad essere visibile al massimo del suo splendore. L'apertura della Basilica non è che il primo passo che porterà alla completa fruizione da parte dei turisti. Sono certo che nei prossimi anni gli operatori del settore potranno recuperare il tempo perduto. Quest'anno raggiungeremo i 300 mila visitatori e contiamo di raddoppiarli il prossimo anno. ”
“A maggio – continua Guido Meli - in coincidenza con l’inaugurazione della Dea di Morgantina, saranno aperti gli appartamenti Nord .” “La Villa del Casale sarà definitivamente completata nell’autunno di
quest’anno – assicura il Direttore dei lavori- “ l'opera dei restauratori ha permesso di recuperare la quasi totalità dei mosaici e integrare le parti mancanti con malte neutre o colorate secondo le ultime tecniche di restauro.”
“Il volume della Basilica è davvero impressionante – commenta il sindaco Nigrelli che ha potuto visitare in anteprima la Basilica restaurata - Sarà una bella sorpresa per i turisti. Condivido pienamente la scelta della Direzione del parco, generata dalla volontà di offrire una novità ai turisti che si recheranno alla Villa durante
il periodo pasquale".
Agostino Sella