sabato 25 giugno 2011

Sull'addizionale IRPEF non è stato usato il metodo della concertazione. Il consiglio comunale rifletta.

COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA DEL PD
Piazza Armerina 25 giugno 2011
“ Sono scelte forti in tempi assai difficili. Sarebbe stata cosa buona e giusta discutere dell’aumento dell’IRPEF con le parti sociali, sindacali, con i partiti e le associazioni. Presentare prima le linee guida del bilancio 2011 e poi chiedere altri sacrifici ai piazzesi. Ancora una volta, non è stato utilizzato il metodo democratico della concertazione e della discussione. Pazienza. Ma adesso il Consiglio Comunale, attenda e rifletta sul da farsi. “

Sulla nuova addizionale IRPEF il segretario del PD Ranieri Ferrara chiama al senso di responsabilità la classe politica piazzese.
“ Prima di mettere le mani in tasca ai piazzesi è bene riflettere. Spiegare il perché di questa scelta amministrativa a forte impatto sociale, far capire e poi, eventualmente, decidere. Parlare con le categorie produttive, incontrare i sindacati, le parti sociali, illustrare il bilancio comunale, dire chiaramente perché ed a che cosa serve aumentare il prelievo fiscale e per finanziare quali voci di bilancio. Senza dimenticare che questo è il momento peggiore per varare un’addizionale dell’IRPEF. Oggi è difficile pagare le tasse vigenti, figurarsi le nuove.”
Conclude Ranieri Ferrara:
“ Subito ed in accordo con gli altri partiti del Terzo Polo incontreremo la cittadinanza, i sindacati, gli artigiani, i commercianti, carte alla mano. Con l’aiuto di alcuni esperti del settore valuteremo la bontà della proposta dell’amministrazione Nigrelli e decideremo cosa fare in Consiglio Comunale. Vero è che Piazza Armerina è uno dei pochi comuni italiani a non aver varato l’addizionale, un centinaio in tutto. Ma è altrettanto vero che questo si fa nel primo anno della nuova sindacatura, quando si deve programmare il raggiungimento degli obiettivi dei cinque anni di governo. Al quarto anno assume il vago sapore di scelte legate ad un tirare a campare, di tipo discrezionale e personale”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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