giovedì 11 agosto 2011

Gettone di presenza. I consiglieri di Piazza prendono più di quelli di Enna e quasi quanto quelli di Roma. In realtà dovrebbero percepire al massimo 35 euro.

Sono veramente indignato. E' incredibile.
Oggi pomeriggio ci ho perso un pò di tempo, ho fatto delle ricerche ed ho capito che i nostri consiglieri comunali percepiscono un gettone di presenza incredibilmente alto. Dovrebbero percepire 35 euro ed invece  ne intascano 60.
Dalle mie veloci ricerche il dato che emerge è lapalissiano: i nostri consiglieri comunali percepiscono un gettone maggiore di quello di Enna, che è capoluogo di provincia, e il doppio di quello di Lentini, che ha duemila abitanti in più.
In una città come Lentini, che ha circa 24.000 abitanti  il gettone, secondo la delibera n. 241 del 12 aprile 2011, facilmente consultabile on line, che cita, peraltro,  tutte le norme applicative, il gettone di presenza dei consiglieri comunali per ogni consiglio comunale e per ogni riunione delle commissioni permanenti, ad esclusione delle conferenze dei capigruppo, ammonta a 34,29 euro in misura lorda, e senza alcuna diminuzione percentuale. Quindi 34,29 euro è il gettone massimo che i nosti consiglieri potrebbero e dovrebbero percepire.
 Ad Enna, che, essendo capoluogo di provincia,  effettua il calcolo come se gli abitanti fossero 250.000, il gettone ammonta a circa 56 Euro.


Basti pensare che è di poco minore rispetto al gettone di presenza di una città come Roma dove è pari a 70 Euro.
A parte il paragone con Roma che non regge per via dell'autonomia della Regione Sicilia, è pur vero che la normativa è stata sostanzialmente recepita dalla nostra regione, ma i consiglieri piazzesi non ne hanno ancora preso atto.
Onde evitare che siano costretti a dolorosi e difficoltosi rimborsi, si fa appello agli organi responsabili, in particolare la dottoressa Carolina Ferro, affinchè notifichino ai consiglieri il calcolo corretto del gettone.
Ora come è possibile che i nostri politici non si rendano conto di questo sperpero?
Come è possibile far finta di nulla e percepire un gettone di presenza che corrisponde al doppio di quanto gli spetta a danno dei propri cittadini?
Ci vuole veramente una rivolta pacifica altrimenti questi ci portano nel baratro.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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