Piazza Armerina. Non si fa attendere la reazione del Consiglio Comunale dopo la notizia in merito alla revoca del finanziamento per la musealizzazione di Palazzo Trigona. Durante la seduta di venerdì 25 maggio dopo l’intervento del capogruppo del PD Riccardo Calamaio, che ha relazionato sui contenuti del decreto del Presidente del Consiglio Monti con il quale ha revocato il contributo di 384.048,00 euro concesso alla regione Sicilia il 20/11/2002 per l’allestimento museale del Palazzo Trigona, è stata votata all’unanimità una nota di biasimo nei confronti della Soprintendenza ai BB.CC. di Enna in quanto principale responsabile per la perdita del finanziamento, e nei confronti dell’assessore comunale ai BB.CC. per la poca vigilanza sull’operato della Soprintendenza.
“Durante il Consiglio Comunale del 25 maggio del 2009 si ebbe la prima notizia rassicurante dalla Soprintendenza di Enna in merito al progetto di muselaizzanzione per il Palazzo Trigona – dichiara Riccardo Calamaio capogruppo del PD, da sempre impegnato sul recupero dello storico edificio – ci siamo fidati, siamo stati rassicurati più volte in questi anni dall’arch. Oliva e dall’arch. Meli. Addirittura l’8 maggio scorso in consiglio comunale anche l’Assessore regionale Missineo ci ha rassicurati, ed invece oggi si registra un fallimento gestionale e non tecnico. Chissà quale giustificazione fornirà la Soprintendenza di Enna e lo stesso assessore Missineo che si dichiara uomo attento ai numeri ed alle statistiche, visto che hanno mandato in gara d’appalto l’allestimento museale solo l’8 agosto del 2011, cioè dopo nove anni dalla concessione del finanziamento di quasi 400.000 euro. Una cosa è certa, la perdita del finanziamento non consentirà l’allestimento museale del Palazzo Trigona in tempi brevi e la mancata musealizzazione determinerà un ulteriore ritardo per l’effettiva messa in funzione del “Museo della Città e del Territorio”, provocando un inevitabile danno d’immagine ed economico nei confronti della città e dei cittadini”. Il consiglio comunale oltre ad avere puntato il dito contro la Soprintendenza quale responsabile per il grave accaduto, ed il Sindaco per non essere stato abbastanza vigile, invitano le istituzione coinvolte a verificare se sussistono le condizioni per opporsi alla revoca del finanziamento e di informare il Consiglio Comunale sulle azioni intraprese a tale proposito. “La votazione è stata unanime, - conclude Calamaio - su alcune questioni non vi è nessuna coloritura politica, ho sempre sostenuto che il patrimonio della Città non è ne di destra e ne di sinistra, è di
“Durante il Consiglio Comunale del 25 maggio del 2009 si ebbe la prima notizia rassicurante dalla Soprintendenza di Enna in merito al progetto di muselaizzanzione per il Palazzo Trigona – dichiara Riccardo Calamaio capogruppo del PD, da sempre impegnato sul recupero dello storico edificio – ci siamo fidati, siamo stati rassicurati più volte in questi anni dall’arch. Oliva e dall’arch. Meli. Addirittura l’8 maggio scorso in consiglio comunale anche l’Assessore regionale Missineo ci ha rassicurati, ed invece oggi si registra un fallimento gestionale e non tecnico. Chissà quale giustificazione fornirà la Soprintendenza di Enna e lo stesso assessore Missineo che si dichiara uomo attento ai numeri ed alle statistiche, visto che hanno mandato in gara d’appalto l’allestimento museale solo l’8 agosto del 2011, cioè dopo nove anni dalla concessione del finanziamento di quasi 400.000 euro. Una cosa è certa, la perdita del finanziamento non consentirà l’allestimento museale del Palazzo Trigona in tempi brevi e la mancata musealizzazione determinerà un ulteriore ritardo per l’effettiva messa in funzione del “Museo della Città e del Territorio”, provocando un inevitabile danno d’immagine ed economico nei confronti della città e dei cittadini”. Il consiglio comunale oltre ad avere puntato il dito contro la Soprintendenza quale responsabile per il grave accaduto, ed il Sindaco per non essere stato abbastanza vigile, invitano le istituzione coinvolte a verificare se sussistono le condizioni per opporsi alla revoca del finanziamento e di informare il Consiglio Comunale sulle azioni intraprese a tale proposito. “La votazione è stata unanime, - conclude Calamaio - su alcune questioni non vi è nessuna coloritura politica, ho sempre sostenuto che il patrimonio della Città non è ne di destra e ne di sinistra, è di
tutti i cittadini e di tutti coloro i quali che pur ricoprendo cariche pubbliche attraverso il consenso elettorale sappiano rispettare la fiducia degli elettori”.
Agostino Sella