lunedì 11 giugno 2012

ANCeSCAO. Il gruppo dei dissidenti. "Per chiarezza occorre pubblicare questo report"

Egr. Architetto,

i DISSIDENTI, EX SOCI DEL CENTRO SOCIO CULTURALE "MARIA SS.MA DELLE VITTORIE", AFFILIATO "ANC&SCAO, Ti ringraziano per l'ospitalita' offerta loro all'interno del Tuo Blog che tanto successo riscuote presso la comunita' armerina.
Nell'intendo sempre maggiore di far conoscere alla comunita' come sono andate effettivamente le cose, circa un anno fa', i Dissidenti ritengono utile la pubblicazione, della missiva, inviata a loro cura, all'Organo nazionale ANC&SCAO con sede a Bologna e per conoscenza a Persone ed Enti a vario titolo coinvolti.
Se, come i DISSIDENTI auspicano, continuerai a dare loro ospitalita', e' loro precisa intenzione inviarti per la pubblicazione altri report (comunque sintetici), che evidenziano le ILLEGALITA', messe in atto dalla Triade gestionale, alcune delle quali, a ns. modesto avviso, perseguibili anche legalmente.
Nell'augurarti buon lavoro, i DISSIDENTI Ti ringraziano per l'ospitalita' e ti salutano cordialmente.

Il Gruppo dei Dissidenti

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Piazza Armerina 22/03/2011
Racc. A/R

                                                                                                    SPETT.LE ANC&SCAO
                                                                                                    Via Angelo Fioravanti 14
                                                                                                     40129  Bologna

                                                                    E p.c.                        Vitale Antonia
                                                                                                      Via Cavour
                                                                                          94015  Piazza Armerina

                                                                                                      Avv. Patrizia Ferraro
                                                                            Consigliere Provinciale ANC&SCAO

                                                                                                       Sig. Michele Crisafulli
                                                                                   Presidente Regionale ANC&SCAO

                                                               Al Sig. Sindaco del Comune di Piazza Armerina

                                                                              Al Sig. Assessore alle Politiche Sociali

Quali soci del CENTRO SOCIO – CULTURALE “MARIA SS.MA DELLE VITTORIE”, AFFILIATO ANC&SCAO, riteniamo necessario portare a conoscenza delle SS.VV. talune recenti condotte interne all’associazione, che, oltre a non apparire in alcun modo improntate al perseguimento ed alla valorizzazione dei principi fondamentali di quest’ultima, sono state poste in essere in chiaro spregio delle piu’ elementari regole di democrazia che debbono presiedere alle scelte associative.
Tali condotte costituiscono l’epilogo  di una tensione interna all’associazione, esistente, purtroppo, ormai da tempo, mai sopita, in ragione dell’irragionevole atteggiamento della Presidente, la quale non ha mai inteso comprendere le profonde ragioni di malessere manifestate in piu’ occasioni da diversi soci, nonche’ da membri del direttivo stesso.
Ci si riferisce, con riguardo a quanto accaduto da ultimo, all’assemblea dei Soci tenutasi in prospettiva della scadenza del primo triennio di vita del sodalizio: scadenza che, come da Statuto, prevede il rinnovo del direttivo in carica.
L’Assemblea veniva preceduta da una riunione del direttivo, nel corso della quale la Presidente sig.ra Vitale manifestava il proposito di essere riconfermata nella carica.
I componenti il direttivo, dal canto loro (alcuni di essi, piu’ per galateo e buona creanza che per convinzione), le significavano di non avere alcun pregiudizio in merito alla sua ri-candidatura, la quale pero’ avrebbe dovuto superare il vaglio dell’assemblea dei soci.
La detta assemblea, dunque,doveva servire a sondare gli “umori” dei soci in merito a tale possibilita’.
In quella sede, pero’, si comprendeva, da subito, che gli “umori” dei soci non erano quelli auspicati dalla Presidente.
L’acclamazione, auspicata dalla Vitale, infatti, non arriva, ed invece emergevano, da piu’ parti, forti malumori e disappunto.
Si rimproverava alla Presidente, oltre ad una chiara insofferenza nei confronti di chiunque osi mettere in discussione il suo modo di esercitare il ruolo (eccessivamente autoritario: tanto da risultare, in piu’ occasioni, persino prepotente), di non avere mai promosso, nonstante le svariate sollecitazioni provenienti dai soci, attivita’ che potessero andare oltre la semplice giocata a carte o le cene associative, o, comunque, di non avere tenuto nel debito conto le diverse istanze provenienti dai soci e tendenti a migliorare la qualita’ dell’attivita’ associativa.
Pertanto, nel pieno contrasto venutosi a creare tra i “possibilisti” e gli “oppositori”, alcuni soci proponevano di stemperare la tensione, svolgendo una sorta di informale sondaggio, a mezzo del quale i soci avrebbero dovuto manifestare il loro gradimento (o il mancato gradimento), rispetto al lavoro svolto dal Presidente e dal direttivo, da esprimere apponendo un semplice SI o un No su piccoli pezzetti di carta approntati sul momento.
E’ evidente-ed era evidente a tutti gia’ in quella sede- che cio’ non aveva- ne’ avrebbe mai potuto avere- nulla a che vedere con le operazioni, di tutt’altro contenuto, che debbono presiedere, nel contesto della vita associativa, allo svolgimento delle elezioni aventi ad oggetto il rinnovo delle cariche sociali, le quali necessitano di una formale indizione della votazione (a mezzo regolare convocazione dei soci, contenente uno specifico ordine del giorno, il quale preveda espressamente lo svolgimento della elezione degli organi associativi), e del compimento di quest’ultima con semplici ed elementari garanzie di legalita’ e trasparenza. Si aggiunge che nessuna norma associativa consente l’elezione per “acclamazione” e/o gradimento,per giunta “in blocco” (a mo’ di pacchetto), del direttivo e del presidente.
Cio’ nonostante, la sig.ra Vitale ha ritenuto che tale “farsa” – la quale pare abbia avuto, in termini risicati, esito ad essa favorevole- potesse valere come conferma della sua carica di Presidente dell’associazione per i prossimi tre anni.
Tale scelta ha comprensibilmente ingenerato profondo disappunto nella stragrande maggioranza dei Soci, la quale aveva auspicato, gia’ in quella sede, lo svolgimento di regolari elezioni.
Da quel momento in poi, si e’ venuta ad accentuare enormemente la grave tensione gia’ da tempo esistente all’interno dell’associazione, cui si e’ accennato in premessa, per l’ulteriore aggravarsi della contrapposizione tra la Presidente, tenacemente abbarbicata alla carica e forte di non meglio precisate “amicizie” che dovrebbero indurre i suoi oppositori a piu’ miti consigli (“voi non sapete con chi avete a che fare; non sapete chi c’e’ dietro di me; vi consiglio di stare molto attenti…” e’ quanto ripetuto dalla stessa in piu’ occasioni) e quanti (la maggioranza dei soci e diversi membri dello stesso direttivo uscente) continuano a richiedere a gran voce la indizione di regolari elezioni, per una rinnovazione delle cariche associative, che consenta di uscire dalla situazione di malessere e disfunzione venutasi a creare.
Si e’ cosi andati avanti, in maniera estenuante, fino a quando e’ stata indetta altra assemblea dei soci, presieduta dalla Sig. ra Vitale, dalla Responsabile Provinciale Sig.ra Ferraro e dal Presidente Regionale Sig. Michele Crisafulli (schierati sulle posizioni della Presidente), la quale ha avuto, come unico risultato, quello di esasperare ancora di piu’ gli animi.
Il Crisafulli, in particolare, in quella sede, lungi dal prodigarsi per comporre i contrasti, ha assunto un atteggiamento chiaramente provocatorio nei confronti dei “dissidenti”, celebrando-non si e’ compreso bene a quale fine- le sue doti karateka (!) e le sue grandissime esperienza e capacita’ (le quali tuttavia non costituivano oggetto della vertenza da comporre!).
Si registrano ora episodi davvero sgradevoli ed allarmanti.
E’ accaduto, infatti, poche settimane orsono, che alcuni soci, recatisi al Centro, abbiano stranamente notato l’assenza della chiave d’ingresso, dal luogo nel quale essa chiave e’di consueto appesa, onde consentire ai Soci di accedere liberamente all’interno dei locali.
Una volta bussato, i soci si sono visti aprire la porta dal Sig. Franco La Malfa, marito della Sig.ra Vitale, il quale li ha invitati ad accomodarsi in altro locale rispetto a quello principale, perche’ in quest’ultimo era in corso una riunione definita “privata”.
Alla riunione “privata” erano presenti i citati signori Crisafulli e Ferraro, la signora Vitale, i signori Santaniello, Failla, Cavolo, nonche’ altro soggetto, che si sapra’ poi essere tale Cigna Giuseppe, vice presidente del circolo anziani di Pietraperzia.
Preme sottolineare che alla riunione non partecipavano, poiche’ non invitati, i membri del Direttivo Sig. Bilardo (vice presidente dell’associazione), la Sig.ra Catalano (consigliere), il sig. Lo Monaco (consigliere), la Sig.ra Zaza (consigliere).
Pare che, in quel contesto (ma cio’ si e’ compreso successivamente, come di qui a poco si spieghera’), il Cigna sia stato indicato dai partecipanti alla riunione, come il soggetto preposto (non si comprende bene a quale titolo), a dirimere le controversie interne all’associazione.
Sempre in quel contesto , senza che il direttivo ne fosse nemmeno a conoscenza, si e’ proceduto alla sostituzione del Segretario dimissionario, Sig. Santaniello, con la Sig.ra Failla.
Nei giorni successivi, il Centro e’ rimasto sempre meno frequentato dai soci, fino a quando i consiglieri Bilardo e Lo Monaco ed il socio Scarfia, hanno chiesto delucidazioni circa la data delle elezioni per il rinnovo delle cariche associative, la consegna delle tessere relative all’anno sociale 2011 ed altro.
La Presidente, sempre arroccata nelle sue posizioni, alla richiesta ha, testualmente, risposto, che le tessere sarebbero state consegnate dal Commissario.
Alla richiesta di chi fosse costui, da chi e per quali ragioni fosse stato nominato, la signora Vitale non ha saputo fornire alcuna risposta.
Si e’ rappresentato, peraltro, alla stessa Vitale che il direttivo e’ ancora legalmente in carica, almeno fino a quando non si provvedera’ al suo rinnovo, con regolari elezioni.
Nei giorni seguenti la Sig.ra Catalano (consorte del Sig. Bilardo) ha ricevuto una telefonata da parte del detto Sig. Cigna, il quale, qualificatosi Commissario (nominato da chi?), ha invitato il marito, Sig. Bilardo ed altri due soci, a recarsi a Pietraperzia, per trovare una soluzione.
Recatisi a Pietraperzia, il Bilardo ed altri due soci (Tomarchio e Scarfia) rappresentavano al Cigna, a solo titolo di cortesia (non comprendendosi, ancora oggi, a quale titolo li avesse convocati) le ragioni del malessere interno all?associazione, chiedendo, altresi, garbatamente, conto delle procedure e modalita’ attraverso le quali si era provveduto alla sua nomina a Commissario e ricevendo, in risposta, vaghe ed incomprensibili giustificazioni.
Nei giorni seguenti la Sig.ra Vitale, con un’iniziativa a dir poco sconcertante, ha deciso, in maniera del tutto arbitraria, di chiudere il Centro!                                                              
Tutto quanto finora narrato testimonia di una flagrante violazione degli elementari principi di democrazia che debbono presiedere alla vita associativa, oltre che di una inammissibile concezione personalistica del proprio ruolo da parte di chi, come la Vitale,dovrebbe, piu’ degli altri,avere a cuore il corretto funzionamento dell’associazione.
Inaudito ed inescusabilee’, inoltre, che la Vitale abbia deciso, autonomamene, la chiusura del Centro, la quale ormai dura da piu’ di tre settimane.
Si rende, pertanto, necessario, e si richiede formalmente con la presente, a tuteladel buon funzionamento dell’associazionee delle prerogative dei soci tutti (molti ormai manifestano, tristemente, la volonta’ di sciogliere il Centro e/o, comunque, di allontanarsene), un intervento degli Organismi associativi centrali, affinche’ si pongano in essere tutte le iniziative utili a porre fine a tale avvilente stato di cose, anche eventualmente provvedendo, in termini di estrema ratio, alla nominadi un Commissario che possa gestire tale delicata fase, gestendo l’ordinario ed indicendo regolari elezioni , fino all’insediamento dei nuovi componenti del direttivo e del Presidente.
Cio’ anche al fine di evitare che la prolungata chiusura dei locali possa indurre l’amministrazione comunale comodante a decidere drasticamente la restituzione dei medesimi, in ragione del loro mancato uso.

                                                                                                  Firmato “il Gruppo dei Dissidenti”                  

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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