domenica 7 aprile 2013

Quaranta anni FIDAPA. La presidenza di Franca Miroddi Grasso - Presidente 1988/91


Molte e varie le attività che, insieme con il Direttivo di Sezione, ho organizzato sulla base dei Temi Nazionali sempre più impegnativi per la crescita della società: il tema “Di dieci anni in dieci anni: ruolo e finalità della FIDAPA” (1989), fu illustrato dalla Tesoriera Nazionale Avv. Ottavia Calò, che venendo dalla Puglia restò piacevolmente sorpresa dalla vivacità delle Socie e dalla bellezza dei monumenti.
Il secondo Tema Nazionale “Cultura e potere: il ruolo delle istituzioni e l’impegno delle donne per una società non violenta” (1990), fu brillantemente affrontato dall’allora Presidente del Distretto Sicilia Eugenia Bono e dal Sindaco di Palermo Elda Pucci.

Per l’ultimo tema “La persona di fronte alla nuova morale nel privato e nel sociale”(1991), ho avuto l’onore di ospitare, quale relatore, S.E. Mons. Vincenzo Cirrincione. Il Vescovo della nostra Diocesi ha invitato tutti a prendere coscienza che solo con l’esempio - e non con il falso perbenismo - si può coinvolgere la società a piccoli passi, in quanto “ L’ ottimo è nemico del buono”. Su questo stesso tema ha intrattenuto egregiamente un pubblico attento ed entusiasta S. E. Dott. Giovanni Marletta, allora Procuratore della Repubblica di Enna.

Un incontro particolarmente gradito al pubblico, numeroso ed interessato, è stato quello con la scrittrice Dacia Maraini, che ha presentato il suo ultimo libro: “ La lunga vita di Marianna Ucria”. La sua vivacità intellettuale e la disponibilità nel sostenere la crescita delle Donne si sono dimostrate pari al successo del libro, divenuto poi soggetto di un film omonimo di notevole successo, per il messaggio insito nella possibilità che le donne hanno, anche quando subiscono violenza, di trasformare, migliorandola, la società. Altrettanto significativo l’altro messaggio, contenuto nel romanzo, che la cultura emancipa e rende liberi: Marianna Ucria, infatti, nonostante sordomuta e quindi isolata da tutti, avendo appreso a leggere e a scrivere, diventa padrona del suo destino e migliora le condizione del casato a cui appartiene e dell’ambiente in cui vive.

La serata con l’attore Gianfranco Jannuzzo è stata esilarante: il suo spirito vivace e il dialetto trasformista hanno dato alla festa delle Candele del 1989 un sapore di italianità, regalando un sorriso alle numerose socie, agli ospiti sia locali che dei dintorni e alle autorità presenti. Già la sera prima un gruppo di socie e di amici - compagni di divertimenti durante il suo soggiorno a Piazza Armerina - amabilmente invitato dall’attore al Metropolitan di Catania, aveva potuto assistere al piacevole spettacolo” C’è un uomo in mezzo al mare” da lui presentato con successo in tournée in tutta Italia.

Per valorizzare e promuovere i monumenti - davvero splendidi - della nostra città, insieme al Direttivo abbiamo organizzato numerosi eventi, inseriti nelle atmosfere suggestive delle chiese, dei monasteri, dei cortili, con un folto pubblico piacevolmente colpito dalla nuova fruizione dei siti.

Ma ciò che ricordo più volentieri è la fase preparatoria per la creazione della Consulta Comunale Femminile: gli incontri interlocutori con tutte le Associazioni femminili e non del territorio mi hanno fatto conoscere tante Donne fattive e determinate con un unico obiettivo, operare per il bene della Città. I dibattiti, particolarmente vivaci e accesi, volti all’ affermazione di una democrazia piena, si sono rivelati proficui e si sono conclusi con la delibera comunale dell’istituzione della Consulta.

Alla fine del triennio una gradita sorpresa da parte del Direttivo nazionale: la nomina per il successivo biennio di Referente Distrettuale della Commissione Nazionale “Arte e Cultura”

La società armerina in quegli anni presentava un tessuto sociale attivo, effervescente, vivace, e oggi, a distanza di più di vent’anni, si dimostra ancora più valido e propositivo: avevano ragione tutte coloro che si sono spese per l’emancipazione femminile a cominciare da Olimpia de Gouge, la prima femminista della Rivoluzione Francese. Ben vengano le Associazioni, che favorendo l’opportunità di stare, parlare, vivere insieme, accrescono le opportunità di un miglioramento di tutta la società.

Franca Miroddi Grasso – Presidente della Sezione Fidapa di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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