domenica 7 aprile 2013

Tommaso Grassi, chi era costui?

di Francesca Giampiccolo
Da che mondo è mondo tutte le vie e le piazze di una città vengono da sempre intitolate a personaggi famosi che hanno operato durante il corso della storia, come re e sovrani, della letteratura, come scrittori e poeti, della politica locale, nazionale o mondiale. Così in ogni città italiana troveremo una via Garibaldi, una via Cavour, una via Mazzini o una via Umberto. Ogni quartiere ha delle strade principali intitolate a personaggi famosi, lo stesso nel quartiere Costantino. Camminando per le vie di questo quartiere, di recente costruzione, ci si rende conto che quasi tutte le strade sono intitolate a celeberrimi scrittori della letteratura italiana, così notiamo la via Alessandro Manzoni, Aleardo Aleardi, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giosuè Carducci e poi balza alla nostra vista il nome di Tommaso Grassi. Ma chi era Tommaso Grassi? Si tratta forse di una sconosciuta personalità, magari vittima della mafia, come Libero Grassi? E se davvero fosse così perché non scrivere un qualche riconoscimento sotto il suo nome?

Se digitiamo su un qualsiasi motore di ricerca questo nome, non comparirà alcun scrittore italiano, nemmeno d’importanza minore. Il nome in questione appartiene in realtà a imprenditori, impresari, consiglieri comunali, fotografi residenti per lo più nella regione Toscana. Ma visto che nel quartiere sono presenti innumerevoli nomi di scrittori perché non cercare nei vecchi testi di letteratura, completamente impolverati e dalle pagine ingiallite? Ecco, spulciando pagina per pagina ci imbattiamo in uno scrittore milanese: Tommaso Grossi, scrittore e poeta italiano, amico di Carlo Porta e di Alessandro Manzoni. Grossi studiò giurisprudenza e solo nel 1814 decise di dedicarsi alla letteratura con diverse stesure e nel 1834 si dedicò al romanzo storico “Marco Visconti” che ebbe subito delle traduzioni in francese, inglese, tedesco e spagnolo. Nel 1838 dopo il matrimonio si dedicò alla professione di notaio e lasciò la letteratura. Nel 1848 stese l'atto ufficiale della fusione tra Piemonte e Lombardia in seguito alla prima guerra di indipendenza. Morì a Milano per una meningite il 10 dicembre 1853. Il dubbio continua a permanere, a chi è intitolata realmente questa strada, si tratta di Tommaso Grossi, scrittore ottocentesco o del personaggio Tommaso Grassi di cui non si conosce la storia?

Ai posteri l’ardua sentenza!!!

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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