domenica 7 aprile 2013

Sp4. Giampiero Alfarini M5S. Si intravede la luce in fondo al tunnel. Chi fa della questione della SP4 elemento di campagna elettorale, attribuendosi meriti che non gli competono, non si è mai preso la briga di andare a verificare come stessero veramente le cose.


Si intravede la luce in fondo al tunnel nell’annosa quanto assurda vicenda della SP4.
La richiesta di accesso agli atti amministrativi ad opera del vicepresidente dell’ARS
Antonio Venturino, ha certamente permesso di sviscerare la vicenda in tutti i suoi aspetti – tecnici e non - imprimendo al contempo, una decisa accelerazione alla fuoriuscita dalla situazione di stallo creatasi per i contrasti sorti tra la società di progettazione e il precedente RUP nominato dalla Provincia.
L’avv. Giampiero Alfarini delegato dal deputato regionale del M5S alla verifica dell’incartamento, dichiara: “Ho incontrato qualche mese addietro il Rup precedentemente incaricato e questi mi ha espresso le proprie valutazioni sul progetto afferenti  scelte tecniche ritenute non congrue nonché ad alcuni aspetti organizzativi non ancora definiti.

Sicuramente ciò che  emergeva da quel colloquio, fu la situazione di insanabile rottura tra il Rup ed il progettista, tant’è che si parlò della eventualità di un intervento super partes di altro professionista che potesse dirimere il contrasto”.
Non conosco le ragioni, afferma ancora l’avvocato, che hanno indotto il RUP a rinunciare all’incarico.   
Nel prossimo incontro fissato per il 10 Aprile, i tecnici dovranno procedere alla valutazione delle modifiche necessarie, pertanto a breve la tanto agognata riqualificazione della strada provinciale potrebbe vedere la luce.
Ancora una volta l’azione politica sul territorio del M5S, si caratterizza per la sua estrema efficacia nel rispondere alle sacrosante istanze dei cittadini privati per più di 7 anni di una arteria viaria fondamentale anche per lo sviluppo turistico dell’intero comprensorio.
Chi fa della questione della SP4 elemento di campagna elettorale, attribuendosi meriti che non gli competono, non si è mai preso la briga di andare a verificare come stessero veramente le cose.
Auguriamoci tutti quanti che non ci siano più intoppi, ma oggi è possibile guardare alla vicenda con un cauto ottimismo. 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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