mercoledì 31 marzo 2010

Chiuderà un reparto che funziona. Testimonianza di due madri che hanno partorito al Chiello

L’OSPEDALE CHIELLO DI PIAZZA ARMERINA E’ UNA STRUTTURA VALIDA E FUNZIONALE CHE CHIUDE.
Questo è il rammarico di due pazienti ricoverate al reparto di ostetricia e ginecologica dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina. Una struttura modernissima, ampia, luminosa al centro di un territorio che comprende oltre dieci paesi della Provincia di Enna e Catania, con medici competenti, professionali sempre disponibili, con personale infermieristico ed ostetrico altamente qualificato nella propria professione e nella disponibilità al colloquio ed al servizio delle pazienti.
E’ quanto hanno espresso in particolar modo la Sig.ra Agnese Greco e la Sig.ra Noemi Diana rispettivamente al quarto figlio ed al secondo figlio tutti nati nell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina, attualmente ricoverate nel reparto di ostetricia, minacciato, nonostante tali risultati, di chiusura imminente senza alcuna colpa: eppure medici, infermieri ed ostetrici continuano a lavorare con le loro grandi capacità professionali ed umane.
Questa è la politica di Stato e Regione di un Paese che pur di risparmiare non guarda in faccia a nessuno: neanche agli ammalati! Questa è la politica di chi tratta i professionisti altamente specializzati come se non lo fossero, gli ammalati come se non esistessero, le strutture pubbliche come se fossero private, dedite soltanto al guadagno ed al risparmio dei soldi pubblici (sperperati peraltro in altro modo) che il cittadino utente è ben felice di pagare, e paga, se sa di avere un servizio come quello che attualmente esiste a Piazza Armerina.
Al sincero e doveroso ringraziamento delle neo-mamme al reparto di Ostetricia e Ginecologia si unisce l’appello alla cittadinanza piazzese, all’amministrazione e a quanti possono intervenire per evitare l’assurda chiusura, affinché questo delitto, perché di una frode si tratta, contro la popolazione, non si compia a favore di strutture sedicenti migliori come quelle di Enna e Caltagirone.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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