lunedì 23 agosto 2010

Macchine imprigionate in Piazza Falcone e Borsellino

Imprigionate diverse vetture dentro la piazza più grande della città dei mosaici. Succede anche questo durante il mese più caldo dell’estate piazzese. Una serie di macchine intrappolate in piazza Falcone e Borsellino che per un attimo sembravano essere le protagoniste di un movie comico. Vicino ad essi un gruppetto di persone che tentava di risolvere il misterioso labirinto creato dentro la piazza con l’obiettivo di uscire dall’area transennata. A raccontarci questa curiosa avventura uno dei protagonisti che per un attimo, ha pensato di essere finito dentro una specie di labirinto da cui non avrebbe più trovato l’uscita “Per un attimo ho creduto di essere finito sul set di scherzi a parte o su una candid camera - commenta ancora stupito Emilio Farnese - non riuscivo a rendermi conto di cosa stava succedendo, mi muovevo, con la mia vettura, a destra e sinistra per tentare di uscire e finivo sempre nello stesso punto di partenza. Poi, dall’iniziale incredulità, ho capito che il labirinto era stato creato, inconsapevolmente, dagli operatori della viabilità che hanno messo dei nastri in piazza Falcone e Borsellino per permettere lo svolgimento di una manifestazione che doveva effettuarsi nel pomeriggio della stessa giornata. Un fatto curioso ma nella stesso tempo disarmante che se da un lato, alla fine, mi ha fatto sorridere, dall’altro lato non sono ancora riuscito a spiegarmi come si è potuto fare un errore così grossolano. Credo che neanche i tecnici che lavorano per preparare programmi comici ci sarebbero riusciti così bene.” La storia che ci ha raccontato Emilio Farnese è capitata ad altri automobilisti che si sono ritrovati insieme a discutere, per parecchi minuti, su come si poteva uscire dalla piazza Falcone e Borsellino e liberarsi dal labirinto che sembrava creato apposta per girare una scena di scherzi a parte, celebre trasmissione televisiva di Canale5 o una candid camera. Il comandante della Polizia Municipale, Alfredo Sapone, nega l’accaduto non avendo avuto segnalazioni in merito sostenendo l’impossibilità che si sia potuto verificare una simile cosa essendo talmente grande la piazza Falcone e Borsellino che è impossibile chiudere delle vetture dentro l’area e difendendo gli addetti alla viabilità che sono preparati al loro lavoro e sanno quello che c’è da fare prima di apporre dei nastri o prima di chiudere un’area o una strada.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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