Piazza Armerina – Il teatro comunale è stato affidato ad un privato che garantisce al Comune le figure indispensabili per tenere aperto il teatro. L’amministrazione Nigrelli rinnoverà, allo stesso soggetto privato la convenzione che sta per scadere con opportune modifiche. Questa in sintesi la risposta del sindaco Carmelo Nigrelli a una delle interrogazioni più importanti presentata dall’esponente dell’Udc Enzo Filetti. L’esponente dell’Udc è stato il protagonista della sessione di lavoro del consiglio comunale dedicato alle risposte a numerose interrogazioni consiliari. Particolarmente interessante per gli aspetti emersi e le problematiche ad esse connesse, l’interrogazione sul teatro Garibaldi. “La precedente amministrazione con delibera di giunta n. 56 del 2006 aveva assegnato il teatro Garibaldi, mediante convenzione, ad un privato che ha garantito la presenza delle figure specifiche necessarie per tenere aperto la struttura.
Del resto nell’organico del Comune non esistano le figure professionali richieste. Le spese del personale – aggiunge il sindaco Carmelo Nigrelli - ricadono sul soggetto privato con un risparmio per le casse comunali di una somma congrua.” Il sindaco Nigrelli fa anche un accenno alla sala cinematografica che esiste all’interno del teatro Garibaldi “Aggiungo che lo stesso soggetto privato è abilitato per gestire una sala cinematografica che da l’opportunità ai giovani piazzesi di avere un cinema in città all’interno del palazzo settecentesco destinato a teatro comunale.” Il consigliere dell’Udc Enzo Filetti ha replicato alla ripo0sta del primo cittadino se fosse possibile bandire una nuova gara per dare l’opportunità ad altri soggetti a poter concorrere per gestire il teatro comunale visto che l’ultima selezione risale al 2006. La risposta al consigliere Filetti è arrivata dal dirigente responsabile del settore Francesco Galati “ L’affidamento diretto al privato è nato dopo che la gara, indetta nel 2006, è andata deserta nonostante gli inviti fatti a diversi soggetti qualificati. Quindi indire una nuova gara significherebbe rischiare di chiudere definitivamente il teatro. La ragione è molto semplice – spiega Francesco Galati responsabile del settore - se la gara dovesse andare deserta ci potremmo trovare senza nessun soggetto qualificato a gestire il teatro con il risultato di chiudere questa meravigliosa struttura. Per quanto di mia competenza le posso dire che nell’analisi costo-benefici la strada intrapresa è quella più convertite per le casse comunali in quanto il Comune non ha del personale adeguato che ci viene fornito dal privato e che è a carico dello stesso e che grazie al cinema abbiamo potuto godere di un finanziamento che permettere la sostituzione della moquette, delle poltroncine e di altri interventi che miglioreranno l’estetica del teatro comunale.”