venerdì 17 giugno 2011

I Cobas presentano una vertenza sindacale contro il comune di Piazza Armerina per i precari. E' lotta.

I precari del Comune di Piazza Armerina hanno detto basta!...Dopo anni di speranze, di pazienza e di attesa vane, finalmente si sono decisi ad aprire, tramite il sindacato COBAS, un fronte vertenziale e di lotta contro l’Amministrazione Comunale per ottenere quello che il contratto prevede per tutti i lavoratori: la liquidazione del salario accessorio e le indennità ad esso ascritto.


La cosiddetta “produttività” deve essere riconosciuta anche al personale contrattista, e, anche se a qualcuno la cosa fa un po’ storcere il naso, dovrà essere riconosciuto questo diritto!....E anche se l’Amministrazione latita rifugiandosi nel silenzio e nella non risposta, nonostante il sottoscritto crede ancora nel nostro Sindaco e nella sua capacità di comprensione e nelle sue riconosciute capacità di dialogo, sollecitandolo a trovare con i lavoratori un accordo conciliativo che da un lato permetta il riconoscimento giuridico del diritto alla partecipazione piena al salario accessorio e dall’altra favorisca un recupero graduale delle somme per non mettere in difficoltà le casse del Comune ( le somme avanzate dai lavoratori sono dell’ordine di circa 270.000 euro, centesimo più centesimo meno!!!!). Finora sono state presentate presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro 41 vertenze di lavoro e altre decine sono pronte per rappresentare e per configurare la prima forma di lotta del genere  veramente organizzata  in Italia per rivendicare i diritti che finora sono stati appannaggio solo dei lavoratori di ruolo, avallando e istituzionalizzando la suddivisione e l’ esistenza  di lavoratori di serie A e di serie B. Questo non è tollerabile dai Cobas perché per noi esistono solo lavoratori e basta!.... E i colleghi precari delle altre realtà lavorative ( Leonforte, Calascibetta, Enna, Vittoria, Corleone, Monreale, Palermo,ecc…) mi stanno contattando in questi giorni “caldi e fruttuosi” per potere anche loro procedere alla richiesta di quanto spettante e mai riconosciuto o liquidato dalle Amministrazioni che a parole osannano i contrattisti ma che nei fatti non vedono l’ora di levarseli di torno, come se fossero una zavorra inutile, un peso insostenibile. Ma questo i contrattisti lo sanno e se lo ricorderanno al momento delle prossime elezioni della RSU del 2012 quando acquisiranno il diritto di voto, vergognosamente vietato finora proprio in considerazione che non sono considerati lavoratori ma semplicemente dei “fantasmi” che prendono corpo solo quando si tratta di fare i vigili urbani, i direttori di lavoro e di cantiere, gli assistenti sociali, i bibliotecari, gli amministrativi, i contabili, i redattori delle bande di gara, gli appalti, i geometri, ecc…e chi più ne ha ne metta…No cari amministratori stavolta le vertenze non finiranno all’Ufficio Provinciale del Lavoro con una semplice assenza o la semplice redazione di una memoria che neghi il diritto, mantenendo tutto come prima o peggio di prima..Stavolta si va dal Giudice Ordinario con un  legale del sindacato COBAS che si metterà a disposizione dei lavoratori che con la semplice delega sindacale attiverà le  procedure necessarie per citare il Comune in giudizio e chiedere quanto dovuto con indennizzo del danno, interessi e quant’altro previsto per legge, senza nessuna conciliazione o sconto come avremmo voluto in maniera pacifica e responsabile. Purtroppo, e non è la prima volta, ( e spero vivissimamente che il Sindaco mi possa smentire con un suo intervento), questa, come qualunque, altra Amministrazione si accontenta pagare profumatamente  ( con i soldi nostri) un avvocato, magari con soldi fuori bilancio, solo per dire NO!, pur di non cedere di fronte ad una concessione che vorrebbe significare la fine della schiavitù dei contrattisti e l’affermazione, di portata epocale, che essi sono veri e propri lavoratori.

Ma se è proprio necessario combattere, combatteremo e lo faremo con lo spirito di un certo Davide che con cipiglio e con sagacia affrontò un certo Golia. E tutti sanno come finì!!!!



Piazza Armerina, 17 giugno 2011                                     il componente  COBAS della RSU

                                                                                                          Bascetta Luigi

   

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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