venerdì 17 giugno 2011

Il partito repubblicano sul referendum

HA VINTO LA PIAZZA ARMERINA MIGLIORE. Senza alcun timore di smentita, oggi possiamo affermare che solo strada facendo si è compreso l’importanza di questo Referendum e che probabilmente il risultato delle recenti elezioni amministrative ha decretato contemporaneamente il successo di questa votazione e l’epilogo dell’Italia apatica, sfiduciata e scettica, a cui tutti eravamo rassegnati.  Ciò nonostante, come nelle migliori tradizioni, è iniziata la corsa per accaparrasi il risultato del Referendum perché, come dice un vecchio saggio di Piazza Armerina, “in politica non si avvantaggia nessuno, inclusi gli zoppi” .

La domanda che echeggia fra i vicoli della città è: CHI HA VINTO?

A tale interrogativo ha cercato timidamente di rispondere una parte della nostra politica locale, magnificando la vittoria a cui non ha contribuito, ma che per ragioni di “mercato” non può fare altro che avocarla a sé, dimenticando un passato non tanto lontano che li vedeva protagonisti su ben altre strade, distanti anni luce dal SI referendario. (COMPRENDIAMO L’IMBARAZZO, MA NON CONDIVIDIAMO LA REAZIONE).

Tuttavia, ciò che colpisce è che qualcuno che dovrebbe a rigor di logica passare per scelte di campo da sconfitto, canta spudoratamente vittoria.

Visto che l’argomento lo consente, rivolgiamo un invito a questi personaggi, spinti come siamo da un senso unicamente filantropo e disinteressato, avvisandoli che continuando a perseverare sulla via maestra del “vincitore a costo di perderci la faccia” rischiano seriamente di accaparrarsi l’ambitissimo premio “SANTANCHE’ 2011” come miglior paraculo … ops …. intendevo dire voltagabbana dell’anno, cadendo nel baratro dell’assurdo dove è inesplicabile uscirne indenni.

Cari amici, non c’è nulla di più conveniente che correre in soccorso del vincitore!!!

Comunque non volendo sottrarci dall’agone competitivo che ha travolto il Paese, anche noi ci domandiamo: CHI HA VINTO?

Riflettendo, non senza aver sgombrato precauzionalmente le nostre coscienze dal bacillo della vanagloria che ha ammorbato ultimamente qualche illustre concittadino, la risposta è ovvia (PER NOI!!! SIC!!!), a vincere sono gli unici che tacciono e non parlano a sproposito, vale a dire : i cittadini lontani dai clamori trionfalistici fini a se stessi e gli elettori asserviti unicamente al buon senso.

Nonostante il prevedibile ed interessato cicaleccio post-referendum, Piazza Armerina è una città che esce dall’urna con un ritrovato senso civico, con la voglia di un cambiamento ostacolato unicamente dallo stato di torpore in cui è scaduta l’opposizione e dalla mediocrità di questa amministrazione, una città che sente forte la necessità di avere degli interpreti autorevoli di questo cambiamento.

È vero, non è sufficiente un Referendum per riscattare la vergogna degli ultimi anni, ma è altrettanto vero che il risultato di questa consultazione parla di una Città che entra in una fase nuova, di una Città pronta a partecipare su temi centrali per la vita di ognuno, di una Città che ha voluto rispondere a coloro che da anni parlano di servizi pubblici solo in termini di privatizzazione.

Da lunedì sera si respira un’altra aria, più pulita e più consapevole.

Un senso di rivalsa si sta impadronendo della coscienze dei cittadini, quindi i “furbetti” sono avvisati, questa volta non sarà facile mascherare gli antichi (s)propositi con facce nuove ammaestrate ad arte e con gli utili idioti di turno, pronti a sacrificarsi in nome della tanta sospirata poltrona.



Partito Repubblicano Italiano

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI