Piazza Armerina. “Porteremo in consiglio comunale il problema relativo alla gestione di Acqua Enna. Solo a Piazza ci sono il 51,9% di perdite con costi enormi per i cittadini ed abbiamo forti perplessità sulla regolarità del depuratore”. Lo dice in una nota stampa il Coordinamento comunale del PDL della città dei mosaici guidato da Fabrizio Tudisco, dopo esito del referendum per l’acqua pubblica che ha visto a Piazza percentuali vicine al 96 % di persone favorevoli al ritorno dei servizi idrici ai Comuni. Dice la nota: “abbiamo concluso la raccolta delle firme contro i disservizi di Acqua Enna in materia di assistenza telefonica e tecnica. Adesso nei nei prossimi giorni il Capogruppo del PDL in consiglio comunale Carmelo Gagliano chiederà di trattare l’argomento nel civico consesso certi che l’importanza della problematica sarà condivisa da altre forze politiche. Ai citati disservizi – continua la nota - che causano notevoli disagi all’utenza ed in particolare agli anziani e agli indigenti, si aggiungono nuovi elementi che risaltano ancor più negativamente il sistema gestionale di un servizio essenziale che dovrebbe
essere regolamentato con la corretta applicazione della Convenzione di Gestione/Carta dei Servizi , tra l’Autorità di Ambito di Enna ed il Gestore del Servizio Idrico Integrato . A tal uopo i dati ufficiali , riportati nel bilancio idrico 2010, evincono che a Piazza Armerina le perdite della rete idrica risultano in Mc. 1.161.903 (fatturato), pari al 51,9% con costi complessivi che inevitabilmente si ripercuotono in bolletta. Inoltre, nonostante recentemente l’ARPA abbia espresso parere positivo sull’efficienza del depuratore di C.da Indirizzo, si nutrono forti perplessità sulla effettiva percentuale delle acque che vengono trattate nell’impianto considerato che, da una recente indagine giornalistica e fotografica, è risultato che una cospicua quantità di acqua fognaria bypassa il depuratore, confluendo sul torrente Nocciara.
Altresì – conclude la note del PDL - vorremmo conoscere la effettiva funzionalità dell’altro impianto di depurazione sito di C.da S.Croce/Villaggio Sammarco , se l’ARPA ha eseguito i controlli di merito e se il Sindaco (componente ATO idrico) si sta adoperando per tutelare gl’interessi della Collettività in materia ambientale e di controllo sui costi di esercizio in fatturazione”. Poi il PDL mette sul tavolo anche la questione relativa alla tariffa relativa al pagamento della tariffa di depurazione per chi ha la fossa settica. “L
a convenzione tra l'ATO idrico di Enna e AcquaEnna Società gestore differenzia, nell'Art.16, la tariffa del servizio a seconda della tipologia di residenza dell'Utente. Pertanto, se l'Utente risiede fuori città in un edificio collegato a fossa settica non deve pagare in bolletta la tariffa relativa al servizio di fognatura e depurazione. La stessa Società AcquaEnna nella nota integrativa del bilancio 2009 ha già riconosciuto e provveduto ad effettuare i rimborsi per il biennio 2005/2007”.
Agostino Sella