di MARTA FURNARI
In questi giorni, e fino al
prossimo martedì, il “Percorso Vita” è oggetto di un programma di pulizia
straordinaria e di diserbatura da parte
degli operai forestali antincendio.
A seguito di un accordo
istituzionale tra il Comune di Piazza Armerina e il Corpo Forestale della
Regione Siciliana, coordinata per la provincia di Enna dal dott. Antonino
Manuele, ed in collaborazione con il comitato “Riprendiamoci il Bosco Bellia”
rappresentato per l’occasione dal dott. Daniele Tagnese, esperto del settore,
si stanno realizzando dei lavori straordinari di pulizia del sottobosco
nell’area del Bosco Bellia che riguarda il “Percorso Vita” molto frequentato
dagli appassionati della corsa e dagli amanti della camminata.
Ricordiamo che nei primi giorni
di luglio il vasto incendio doloso che colpì il bosco di Bellia, mandando in
fumo circa 80 ettari dello stesso, colpì anche gran parte del noto percorso
sportivo che si snoda per alcuni chilometri. Il comitato ha già pensato di
ricollocare gli attrezzi ginnici andati completamente perduti a causa dell’incendio, che saranno infatti
ripristinati, ma anziché nelle 10 stazioni che li accoglievano prima questa
volta troveranno collocazione all’ingresso del percorso attiguo all’ex macello
comunale.
I dieci operai che da sabato
scorso operano all’interno del percorso si stanno, invece, dedicando alla
pulitura e al ripristino del sottobosco,
coordinati dal dott. Daniele Tagnese, nella duplice veste di esperto tecnico
per il comitato e di ispettore del Corpo Forestale Regionale del Distaccamento
di Piazza Armerina, guidato dall’ispettore Roberto Franchino. “L’opera di
pulizia straordinaria –dice Tagnese- che sta interessando l’area del percorso,
che va dall’ex macello fino alla zona della antica polveriera, consentirà di rigenerare il sottobosco anche
con una azione di prevenzione, si stanno infatti eliminando i rami bruciati che
erano rimasti per terra e ostruivano il percorso sportivo inoltre si sta provvedendo
a regimentare i terreni ai bordi del percorso onde evitare i danni provocati
dalle precipitazioni atmosferiche. In questo modo si sta facendo un lavoro
utile per la comunità e contemporaneamente gli operai stanno espletando le loro
professionalità.”
Marta Furnari