venerdì 21 agosto 2009

Un bambino di sei anni rischia di morire folgorato in pieno centro cittadino. Salvato dalla scarpe che indossava

di Guglielmo Bongiovanni. Evitata la tragedia ieri sera a Piazza Armerina. Intorno alle ore 22 un bambino, G.V. di sei anni, a passeggio con la famiglia per la via Chiarandà giunto all’altezza della via dei Mille tocca un palo dell’illuminazione e prende la scossa. Le scarpe di gomma che indossava, con ogni probabilità, gli salvano la vita. La corrente attraversa velocemente il corpo del bambino che cadendo a terra rimarrà stordito per alcuni minuti. Soccorso viene portato in un bar e dopo alcuni minuti si riprende. Immediato l’intervento della Polizia Municipale, con il suo vicecomandante Gianni Velardita, che ha evitato tragedie che sarebbero potuto accadere nel corso della serata. Erano le 22 quando la famiglia del bambino scendeva da via Chiarandà per recarsi ad ascoltare il concerto dei Romano Brothers. Insieme a papa e mamma il bambino, giunto all’incrocio di via dei Mille, metteva casualmente la mano sul palo dell’illuminazione elettrica. Il piccolo cade immediatamente a terra per la forte scossa elettrica che ha attraversato il suo corpo. Salvato solo dalle scarpe di gomma che indossava. Stordito viene subito accompagnato in un bar e dopo pochi minuti si riprende. Un dramma evitato dalla fortuna. E mai possibile che possano verificarsi simili episodi? Grazie all’intervento della Polizia Municipale con il suo vicecomandante Gianni Velardità si è evitato il peggio. Saputo dell’accaduto, il vicecomandante Velardita ordina agli agenti di piantonare il palo fino all’arrivo della Luxor, azienda che si occupa della manutenzione della rete elettrica della città. I tecnici dell’azienda hanno isolato il palo in attesa di un ulteriore sopralluogo dei tecnici che possa accertare la causa della dispersione di corrente. Nonostante si fosse totalmente ripreso il bambino è stato trasportato al pronto soccorso del Chiello di Piazza dove l’equipe medica in servizio ha riscontrato solo una piccola ferita al braccio. Dramma evitato solo grazie alla fortuna. Ma la domanda che si pone a chi di competenza è la seguente: Viene svolta l’attività di manutenzione dei pali della rete elettrica della città? In caso di risposta affermativa ogni quanti giorni vengono controllati? E mai possibile che si possano verificare simili dispersioni di corrente che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini? Se fosse accaduto l’irreparabile chi avrebbe pagato? Giove ieri è stato clemente ma non sempre la fortuna è dietro l’angolo ad evitare l'irreparabile.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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